Lo Russo ha comunicato tramite la sua Vice che non verrà in Consiglio Comunale a riferire sul rapporto fra Rear, Città e componenti della sua Giunta. Una scelta pavida il cui fine è soltanto uno: coprire politicamente la sua giunta e il suo partito.
Tuttavia, dalla lettura di un articolo apparso oggi sul Corriere, stanno emergendo alcuni aspetti molto rilevanti e decisamente ingombranti per il sindaco Lo Russo.
Brevemente: nel 2016 la Rear, come avevo già fatto rilevare io il giorno prima, ha finanziato direttamente la campagna elettorale di Carretta e Grippo con un contributo di 14 mila euro ciascuno.
L’articolo citato rileva, invece, che nel 2021 le cose sono cambiate. Non è più stata la REAR a finanziare direttamente i candidati sostenuti da Laus (Grippo, Tuttolomondo, Catanzaro), ma professionisti o altre società in relazione ad essa.
Nel caso di Grippo, 7000 euro sono arrivati da Mauro Busso, già sindaco della Rear e professionista della Business Consulting, società che ha sede nell’edificio della Rear e che fa capo a Gandolfo, storico commercialista di Laus. 3000 euro euro sono poi arrivati dalla MTT Service, azienda di cui è amministratore lo stesso Gandolfo.
Nel caso di Tuttolomondo, sempre 7000 euro sono arrivati da Nicola Mangione, avvocato con sede sempre nell’edificio della Rear e 2500 euro sempre dalla Business Consulting. Il consigliere, in un’intervista, afferma che è stato lo stesso Laus a chiedergli di candidarsi.
Nel caso di Catanzaro, invece, 4000 euro sono arrivati dalla Rear Vigilanza, società di cui la Rear detiene il controllo totale.
Ma l’aspetto politicamente più rilevante è che Busso e Mangione non hanno finanziato solo i candidati già citati, ma hanno anche finanziato direttamente il comitato elettorale del Sindaco Lo Russo con 2000 euro a testa, come riportato proprio sul suo sito.
Ripeto, lasciamo da parte la questione penale che verrà affrontata nelle sedi competenti.
Politicamente parlando, però, le nuove domande che pongo al Sindaco sono:
– la nomina di Carretta (uomo di punta di Laus) ad assessore, era una promessa effettuata prima delle elezioni, oppure è pura casualità? Nel caso fosse stata una promessa (come sostenuto dal giornalista autore dell’articolo e altre testate), bisogna rilevare che poi è stata mantenuta.
– E’ opportuno tutto questo giro di contributi economici, candidature, promesse (eventuali o reali) e poltrone?
– E’ accettabile che la partecipazione politica nel Partito Democratico torinese , abbia queste dinamiche, a prescindere da qualsiasi eventuale implicazione giudiziaria?
Semplici domande di natura politica di fronte alle quali solo il Sindaco Lo Russo può decidere se fornire una risposta ai torinesi oppure continuare a scappare.
Gliele porrò di persona durante il prossimo Consiglio e, nel caso in cui non rispondesse, le depositerò come interpellanza.
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