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Il Sindaco si degnerà di rispondere sull’indagine REAR?

Ricordate le domande relative al caso REAR a cui Lo Russo non rispose, rifiutandosi di venire a riferire in Consiglio Comunale? Bene, oggi sono state depositate come interpellanza.

Vediamo se si degnerà di rispondere o se continuerà a scappare.

Sindaco, cos’ha da nascondere?

In questo anno e mezzo di amministrazione Lo Russo, segnato soprattutto dall’aumento di tutte le tasse per i torinesi e di tagli di nastri di progetti avviati dalla giunta Appendino (ultimo la fabbrica Cartier) e di Eventi che ha ereditato (da Eurovision alle Finals), non ho mai mancato di aggiornarvi sull’incoerenza e l’insopportabile arroganza del sindaco.

In questo caso, però, siamo ben oltre. Il doppiopesismo di Lo Russo sulle comunicazioni in aula richieste (ed ottenute) quando era capogruppo di opposizione e non concesse, da sindaco, sul caso Rear e sul suo assessore Carretta deve avere una motivazione razionale. O il sindaco è in stato confusionale oppure ha qualcosa da nascondere?

Di cosa ha paura?

Che cosa c’è di così indicibile, tale da non volersi presentare davanti al Consiglio Comunale e, quindi, ai torinesi, per fare chiarezza e trasparenza?

Perchè gli risulta così difficile esporsi a tutela dell’Ente che rappresenta?

Lunedì in Aula avrò 1 minuto (che incredibile concessione!) gli porrò questo e tutti gli altri interrogativi irrisolti.

La scelta di Lo Russo: coprire politicamente la sua giunta e il suo partito.

Lo Russo ha comunicato tramite la sua Vice che non verrà in Consiglio Comunale a riferire sul rapporto fra Rear, Città e componenti della sua Giunta. Una scelta pavida il cui fine è soltanto uno: coprire politicamente la sua giunta e il suo partito.

Tuttavia, dalla lettura di un articolo apparso oggi sul Corriere, stanno emergendo alcuni aspetti molto rilevanti e decisamente ingombranti per il sindaco Lo Russo.

Brevemente: nel 2016 la Rear, come avevo già fatto rilevare io il giorno prima, ha finanziato direttamente la campagna elettorale di Carretta e Grippo con un contributo di 14 mila euro ciascuno.

L’articolo citato rileva, invece, che nel 2021 le cose sono cambiate. Non è più stata la REAR a finanziare direttamente i candidati sostenuti da Laus (Grippo, Tuttolomondo, Catanzaro), ma professionisti o altre società in relazione ad essa.

Nel caso di Grippo, 7000 euro sono arrivati da Mauro Busso, già sindaco della Rear e professionista della Business Consulting, società che ha sede nell’edificio della Rear e che fa capo a Gandolfo, storico commercialista di Laus. 3000 euro euro sono poi arrivati dalla MTT Service, azienda di cui è amministratore lo stesso Gandolfo.

Nel caso di Tuttolomondo, sempre 7000 euro sono arrivati da Nicola Mangione, avvocato con sede sempre nell’edificio della Rear e 2500 euro sempre dalla Business Consulting. Il consigliere, in un’intervista, afferma che è stato lo stesso Laus a chiedergli di candidarsi.

Nel caso di Catanzaro, invece, 4000 euro sono arrivati dalla Rear Vigilanza, società di cui la Rear detiene il controllo totale.

Ma l’aspetto politicamente più rilevante è che Busso e Mangione non hanno finanziato solo i candidati già citati, ma hanno anche finanziato direttamente il comitato elettorale del Sindaco Lo Russo con 2000 euro a testa, come riportato proprio sul suo sito.

Ripeto, lasciamo da parte la questione penale che verrà affrontata nelle sedi competenti.

Politicamente parlando, però, le nuove domande che pongo al Sindaco sono:

– la nomina di Carretta (uomo di punta di Laus) ad assessore, era una promessa effettuata prima delle elezioni, oppure è pura casualità? Nel caso fosse stata una promessa (come sostenuto dal giornalista autore dell’articolo e altre testate), bisogna rilevare che poi è stata mantenuta.

– E’ opportuno tutto questo giro di contributi economici, candidature, promesse (eventuali o reali) e poltrone?

– E’ accettabile che la partecipazione politica nel Partito Democratico torinese , abbia queste dinamiche, a prescindere da qualsiasi eventuale implicazione giudiziaria?

Semplici domande di natura politica di fronte alle quali solo il Sindaco Lo Russo può decidere se fornire una risposta ai torinesi oppure continuare a scappare.

Gliele porrò di persona durante il prossimo Consiglio e, nel caso in cui non rispondesse, le depositerò come interpellanza.

INCHIESTA REAR: DA PARTE DI LO RUSSO SERVONO CHIAREZZA E TRASPARENZA

Stando a quanto riportato questa mattina dai quotidiani, fra gli indagati risulterebbero anche l’assessore Mimmo Carretta e la Presidente del Consiglio Comunale Grippo.

Al di là dei risvolti penali e di una vicenda dai contorni non chiari che non ci competono in alcun modo e che verranno chiariti nelle sedi proprie e dalle autorità competenti, ci sono elementi politici davvero macroscopici che Lo Russo non può più far finta di ignorare nascondendosi dietro a un silenzio che ormai si è fatto oltremodo assordante.

L’inchiesta, infatti, non coinvolgerebbe solo più Laus, il suo maggiore sponsor politico all’interno del PD, ma anche due politici di primo piano tra cui, appunto, uno di sua nomina e fiducia, l’assessore Mimmo Carretta.

Al suo assessore ha affidato una delega delicatissima – quella allo Sport e Grandi Eventi – che può riguardare in maniera diretta o indiretta, proprio i rapporti fra il Comune ( e i vari enti collegati ) e la Rear, che fornisce a questi innumerevoli servizi a vario titolo.

Proprio per questo, per fugare ogni dubbio, per dimostrare che la TRASPARENZA viene prima di tutto, il Sindaco dovrebbe venire a riferire urgentemente in Aula in ordine a quanto emerso, ma anche e soprattutto per rassicurare la cittadinanza circa i rapporti fra REAR e la Città, e fra REAR e la sua giunta.

Lo Russo, vorrei ricordarlo, è sì un esponente di partito (e da qui comprendo il suo imbarazzante silenzio) ma da ottobre 2021 è anche il sindaco di tutti i torinesi. E proprio questo aspetto impone una scelta ormai divenuta inevitabile, quella di ripulire il campo con chiarezza e di allontanare ogni ombra. Ne va della credibilità dell’Istituzione che rappresenta. Perché, come lui stesso ricordava qualche tempo fa, “Il confine dell’opportunità politica, infatti, non è e non deve essere solo il codice penale ma lo precede di gran lunga, arriva molto prima, soprattutto per un amministratore pubblico. Soprattutto a Torino.”

Vedremo se il Sindaco sentirà la stessa nostra esigenza di fare chiarezza oppure coprirà politicamente la questione facendo in modo di evitare il dibattito.

Caro segretario del PD torinese…

Leggo che il segretario metropolitano del Pd Marcello Mazzù, esprimendo “fiducia nella magistratura”, relativamente alle indagini che coinvolgono Laus e la Rear, mi chiede, mezzo stampa: “Perché quando il M5S era a capo della Città il capogruppo Russi non ha chiesto l’accesso agli atti nei confronti dei suoi amministratori o funzionari? Due pesi e due misure non sono dignitose in politica”.

Dottor Mazzù, le rispondo volentieri: forse perchè NOI non avevamo alcun assessore ex dipendente e socio della REAR?

L’inchiesta REAR e la questione politica nel PD torinese

Non entro nel merito dell’inchiesta penale, ma, da un punto di vista meramente politico, ho sempre ritenuto che l’aver affidato la delega ai Grandi Eventi a Mimmo Carretta già collaboratore e socio della cooperativa Rear sia stato quantomeno inopportuno.

Perché, è giusto ricordarlo, la Rear, fornisce i propri servizi a innumerevoli enti ed associazioni, incluse quelle che, appunto, organizzano eventi e gestiscono le venues.

Non solo, Mimmo Carretta ed altri consiglieri, da quanto risulta sul sito del Comune di Torino, sono stati beneficiari di contributi elettorali diretti da parte della REAR. Nel caso specifico si tratta di 14.000€ ricevuti nel 2016.

Sia chiaro, nulla di penalmente rilevante, è una questione tutta politica. E a nostro giudizio è stata una scelta politica inopportuna del Sindaco Lo Russo resa ancora più evidente oggi dalle notizie relative all’inchiesta della magistratura.

La questione, estremamente delicata non solo per il PD e per la giunta Lo Russo, ma anche e soprattutto per i cittadini torinesi, merita totale chiarezza e trasparenza e proprio per questo ho predisposto un accesso agli atti per avere conto di tutti i rapporti in essere fra REAR e Comune, le sue partecipate, i suoi enti e tutte le fondazioni, incluse la Fondazione Torino Musei e la fondazione Teatro Regio. Ho anche chiesto tutti i contratti di servizio conclusi o ancora attivi fra Rear e Comune relativi agli Eventi Pubblici.

Imbarco Perosino – l’ipocrisia di LoRusso, Foglietta e Carretta

Tre anni fa, quello che avrebbe dovuto essere considerato un semplice percorso di legalità e giustizia anche e soprattutto nei confronti dei concessionari in regola con i pagamenti, venne utilizzato invece contro l’amministrazione Appendino e cavalcato da Lo Russo, Foglietta e Carretta, anche in campagna elettorale.

Con lo sgombero eseguito oggi, emerge tutta l’ipocrisia di questi soggetti. E si conferma che l’amministrazione 5 stelle ha agito correttamente.

 

 

Imbarco Perosino, l’amministrazione 5 stelle ha agito correttamente.

Quello che avrebbe dovuto essere considerato un semplice percorso di legalità e giustizia anche e soprattutto nei confronti dei concessionari in regola con i pagamenti, venne utilizzato invece contro l’amministrazione precedente e cavalcato da Lo Russo, Foglietta e Carretta, anche in campagna elettorale. Oggi emerge tutta l’ipocrisia di questi soggetti. E si conferma che l’amministrazione 5 stelle ha agito correttamente.

 

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante corpo idrico e il seguente testo "Mimmo Carretta 18 gen 2020 Et voilà! Non dimenticate, 2020 è l'anno del rilancio per Torino". (cit. Chiara Appendino) i MOLE24.IT Il Valentino perde un altro locale: dopo 83 anni addio all'Imbarco Perosino 144 Commenti 34 Condivisioni: 51"

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Chiara Foglietta 20 gen 2020 Che ne sarà del Parco del Valentino? E' questa la domanda che ci poniamo in tanti in questa Città guardando con preoccupazione alle vicende che interessano quella zona ormai da mesi e mesi. Ultimi fatti di cronaca: l'incendio al Fluido e l'imminente sfratto dell'Imbarco Perosino. Sul primo punto finalmente oggi in Consiglio Comunale riceverò delle indicazioni in risposta alle comunicazioni urgenti che avevo chiesto lunedì scorso. Sul resto, la settimana scorsa ho lavorato, insieme alla coordinatrice della Commissione Cultura della Circoscrizione 8 Paola Parmentola, alla scrittura di una interpellanza"

 

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Maria Grazia Grippo Segui 28 gen 2020 La situazione dell'imbarco Perosino di cui si è discusso nell'ultima seduta del Consiglio comunale, è paradigmatica della condizione generale in cui versa il Parco Del Valentino e ormai da settimane al centro del dibattito politico. Purtroppo la scelta di questa amministrazione di far prevalere un approccio parziale rischia sul lungo e medio periodo di non riuscire a fornire soluzioni davvero efficaci per il rilancio del Parco. Come già detto altre volte, lo ribadisco: serve un approccio da parte della politica che sappia guardare più in là di oggi e di domani."