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BUON PRIMO MAGGIO!

Da un bagnatissimo corteo di Torino, BUON PRIMO MAGGIO!

Vorrei dirvi che siamo qui per lottare affinché il diritto al lavoro e alla dignità sia esteso a tutte e tutti, invece ci ritroviamo in una giornata triste, con un Consiglio dei Ministri che vara provvedimenti che avranno implicazioni sociali tragiche e durissime.

La cancellazione del #RedditodiCittadinanza, unica misura in grado di garantire sussistenza a chi è più in difficoltà e potere salariale a chi giustamente rifiuta paghe da fame, è una vergogna assoluta che non può e non deve lasciarci indifferenti.

Oggi più che mai restiamo determinati e ostinatamente partecipi in tutte le piazze a difesa del lavoro.

Proprio il 1 maggio il Governo Meloni vara il “decreto precariato”

Mentre il Governo Meloni vara proprio il 1 maggio un “decreto precariato”, con cui taglia il Reddito di Cittadinanza, che nell’ultimo triennio ha sostenuto le persone più fragili, e smantella il decreto Dignità, mettendo a rischio il futuro di migliaia di famiglie in difficoltà e pregiudicando quello dei giovani, che insieme alle donne sono i più colpiti dall’instabilità, il Movimento 5 Stelle è in piazza a Torino a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, per chiedere a gran voce l’istituzione del salario minimo garantito.

Fra il 1990 e il 2020, il nostro è stato l’unico Paese europeo in cui i salari medi dei lavoratori sono diminuiti (-2,9%); nello stesso periodo, invece, in Germania e Francia sono aumentati – rispettivamente – del 33,7% e del 31,1%. Non solo. In Italia il 12% dei lavoratori è povero (working poor): circa 200mila persone che fino ad oggi hanno integrato il proprio stipendio con il Rdc per cercare di arrivare alla fine del mese.

Il dovere di una società civile è quello di favorire l’occupazione attraverso percorsi di inclusione più forti, garantendo la massima sicurezza sui luoghi di lavoro.