La nuova Torino multicentrica: Biennale Democrazia sbarca in Aurora
Sinceramente, nonostante l’impegno profuso da tutti, non ritenevamo scontato il successo dei 5 giorni della manifestazione Biennale Democrazia, che per la prima volta ha concentrato buona parte degli eventi nel quartiere Aurora espandendosi dal Centro della Città che lo ospita da anni.
Le ansie sulla riuscita riguardavano vari fattori, non ultima quella della Sicurezza, alla luce dell’annunciata manifestazione degli “anarchici” supportati da Black block provenienti da altre regioni italiane ed Europee, abilmente disinnescata dalle nostre forze dell’ordine.
Invece Aurora ha dato il meglio di sé, rendendoci orgogliosi del nostro territorio e della nostra meravigliosa gente proveniente da diversi luoghi e culture.
Il Tavolo Progettazione Civica del Comune di Torino, coordinato da Cristina Seymandi dello staff dell’Assessore all’Ambiente Alberto Unia e supportato dai 4 Consiglieri Pentastellati della Circoscrizione 7, ha invitato le Associazioni e i Comitati del territorio a proporre idee e progetti, per attivare eventi collegati a BD su tutto il territorio di Aurora.
Non potendo descriverli tutti, vorrei citarvi come esempio quello della mattina di Sabato 30 marzo: mentre alla Nuvola Lavazza (altra splendida realtà del territorio) si teneva l’evento di PIF “Mafia Quotidiana “ per le strade del quartiere si snodava un corteo di cittadini che partecipava a “Pranzo dal mondo con www.eatnico.com , su un progetto dell’Associazione Culturale Nessuno, sostenuta dalla Città di Torino nell’ambito di A x To – azioni per la periferia torinese.
La splendida giornata primaverile ha fatto da cornice all’appuntamento dato ai cittadini nel cuore del quartiere, fra Corso Emilia e Borgo Dora, dove un coro di bambini e un pianoforte ci hanno deliziato con dei brani musicali. Un’affluenza davvero inaspettata nella sua quantità e qualità: tanti cittadini si sono raggruppati per visitare i locali food etnici della zona assaggiando i vari cibi, dalla Gastronomia Senegalese a quella pachistana, al nuovo ristorante siriano in Corso Giulio, e poi ancora frullati, kebab e dolci al miele… Delizie per il palato, ma il cibo rappresenta soprattutto un forte catalizzatore di integrazione, della scoperta delle altre culture. Dei giovani ragazzi italiani di origine straniera nella veste di Mediatori Gastronomici hanno riscoperto insieme a noi, piemontesi di origine meridionale e piemontesi da generazioni, gusti nuovi ma anche antichi, nuove soluzioni per vecchi sapori, inaspettate affinità con le nostre cucine regionali.
E nei sorrisi di quella umanità che è la linfa del nostro Quartiere, della nostra Città, mentre un marocchino regalava bicchieri di profumatissimo thè alla menta, si vede l’alba di una rinascita della nostra Comunità multietnica, anzi, l’ Aurora.