Il capodanno, con i suoi buoni propositi, mi è sempre piaciuto. Si ha la percezione che niente sia perduto e tutto possa migliorare per il semplice fatto di desiderarlo e di augurarlo al prossimo.
Non è così semplice, ma la spinta ideale che si crea questa notte dobbiamo provare a conservarla e utilizzarla come leva per le azioni che scandiranno i nostri prossimi 365 giorni.
Non fermiamoci alla speranza, ma mettiamoci tutta la nostra determinazione e tenacia affinché questo “mondo grande e terribile” (cit.) possa cambiare ed essere finalmente messo al servizio degli esseri umani, della loro felicità e di quel desiderio di giustizia, sociale e ambientale, che non può mancare.
A tutti voi che non vi siete rassegnati e che per me ci siete sempre stati, tanti auguri per questo 2022, che sia splendido ma soprattutto più giusto e solidale.