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LO RUSSO NON RISPONDE AGLI EX DIPENDENTI MANITAL SUL CASO CIMADOM

Il sindaco Lo Russo ha scelto di non rispondere alla lettera degli ex dipendenti Manital a lui indirizzata. Così ho appreso leggendo La Stampa. Una “scena muta” non degna del ruolo che ricopre, oltre che una posizione fastidiosa e arrogante. Un sindaco non dovrebbe mai sottrarsi al confronto, soprattutto in casi come questo. In attesa di ricevere dal Comune i 13 curricola dei candidati alla mansione in oggetto, chiederò al Presidente della Commissione Controllo di Gestione di audire gli ex dipendenti Manital Idea.

“FERITI E UMILIATI”

“Feriti e umiliati per quanto abbiamo subìto e preoccupati per la scelta” questo è quanto scritto da ex lavoratori Manital Idea in una lettera indirizzata al sindaco Lo Russo.

Dopo i dubbi che avevo sollevato qualche giorno fa, adesso anche gli ex dipendenti rilevano l’inopportunità della nomina di Alessandra Cimadom a direttore Generale del Comune di Torino, che “.. ha avuto un ruolo apicale in Manital Idea, fallita nel 2019, lasciando 2500 dipendenti senza lavoro”. La nomina viene da loro definita “una doccia fredda”.

Nell’attesa di poter accedere agli atti e di poter visionare le altre 13 candidature per capire se non vi fosse un profilo più adatto a ricoprire un ruolo così delicato, chiederò un incontro ai lavoratori Manital firmatari della lettera.

Il loro grido d’allarme merita di essere ascoltato ed è quello che farò se il sindaco Lo Russo si mostrerà sordo alla loro richiesta di revoca della nomina.

Dubbi sul concorso per il ruolo di City Manager

Per capire se tra gli altri dodici profili esclusi esistevano delle competenze che non sono state prese in considerazione, ieri abbiamo presentato una Richiesta di Accesso agli Atti per poter visionare i curricula inviati al Sindaco e valutati dai componenti della giunta Lo Russo.

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