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INCHIESTA REAR: DA PARTE DI LO RUSSO SERVONO CHIAREZZA E TRASPARENZA

Stando a quanto riportato questa mattina dai quotidiani, fra gli indagati risulterebbero anche l’assessore Mimmo Carretta e la Presidente del Consiglio Comunale Grippo.

Al di là dei risvolti penali e di una vicenda dai contorni non chiari che non ci competono in alcun modo e che verranno chiariti nelle sedi proprie e dalle autorità competenti, ci sono elementi politici davvero macroscopici che Lo Russo non può più far finta di ignorare nascondendosi dietro a un silenzio che ormai si è fatto oltremodo assordante.

L’inchiesta, infatti, non coinvolgerebbe solo più Laus, il suo maggiore sponsor politico all’interno del PD, ma anche due politici di primo piano tra cui, appunto, uno di sua nomina e fiducia, l’assessore Mimmo Carretta.

Al suo assessore ha affidato una delega delicatissima – quella allo Sport e Grandi Eventi – che può riguardare in maniera diretta o indiretta, proprio i rapporti fra il Comune ( e i vari enti collegati ) e la Rear, che fornisce a questi innumerevoli servizi a vario titolo.

Proprio per questo, per fugare ogni dubbio, per dimostrare che la TRASPARENZA viene prima di tutto, il Sindaco dovrebbe venire a riferire urgentemente in Aula in ordine a quanto emerso, ma anche e soprattutto per rassicurare la cittadinanza circa i rapporti fra REAR e la Città, e fra REAR e la sua giunta.

Lo Russo, vorrei ricordarlo, è sì un esponente di partito (e da qui comprendo il suo imbarazzante silenzio) ma da ottobre 2021 è anche il sindaco di tutti i torinesi. E proprio questo aspetto impone una scelta ormai divenuta inevitabile, quella di ripulire il campo con chiarezza e di allontanare ogni ombra. Ne va della credibilità dell’Istituzione che rappresenta. Perché, come lui stesso ricordava qualche tempo fa, “Il confine dell’opportunità politica, infatti, non è e non deve essere solo il codice penale ma lo precede di gran lunga, arriva molto prima, soprattutto per un amministratore pubblico. Soprattutto a Torino.”

Vedremo se il Sindaco sentirà la stessa nostra esigenza di fare chiarezza oppure coprirà politicamente la questione facendo in modo di evitare il dibattito.

Caro segretario del PD torinese…

Leggo che il segretario metropolitano del Pd Marcello Mazzù, esprimendo “fiducia nella magistratura”, relativamente alle indagini che coinvolgono Laus e la Rear, mi chiede, mezzo stampa: “Perché quando il M5S era a capo della Città il capogruppo Russi non ha chiesto l’accesso agli atti nei confronti dei suoi amministratori o funzionari? Due pesi e due misure non sono dignitose in politica”.

Dottor Mazzù, le rispondo volentieri: forse perchè NOI non avevamo alcun assessore ex dipendente e socio della REAR?