Articoli

VOLONTARI SENZA CATERING

Caro Mimmo Carretta, Assessore ai Grandi Eventi (degli altri), è possibile sapere perchè avete deciso di umiliare i volontari della Vip Lounge in questo modo?

Davvero non potevate sforzarvi di trovare una soluzione più dignitosa?

 

INADEGUATEZZA E IMPREPARAZIONE . ANCHE IL PRIMO MAGGIO

Siamo ormai da anni abituati alla retorica delle manifestazioni del Primo Maggio e a tutti quei discorsi relativi alla sicurezza sul lavoro e al numero delle morti bianche che ogni anno aiutano le personalità politiche ad esprimersi su temi che poi durante tutto il resto dell’anno vengono purtroppo messi da parte.

Questa volta però si è riusciti a dimostrare assoluta coerenza, dimenticando la sicurezza sul lavoro anche nel giorno della festa dei lavoratori.

Durante il corteo è stato infatti allestito in fretta e furia un mini cantiere, con tanto di gru, per rimuovere alcune pesanti fioriere che qualcuno si era dimenticato di far togliere dai lati della strada. Il tutto, ovviamente, senza delimitazioni e senza dispositivi di sicurezza,

Chi si è dimenticato di togliere le barriere antiterrorismo? Cara direttrice generale Cimadom, perché nessuno in Comune ha verificato?

È stata fatta una riunione con tutti gli uffici coinvolti suolo pubblico, verde, vigili?

La direttrice del Gabinetto del Sindaco ha interloquito con Questura e Prefettura?

E il piano per la sicurezza?

Tutte le prescrizioni per la sicurezza sul lavoro sono state rispettate, considerato che si manovrano carichi da oltre 5 quintali con una gru in area non fisicamente delimitata e senza dispositivi per la sicurezza?

Il tutto, il Primo Maggio.

Sono tutte domande che rivolgerò mercoledì al Sindaco in Consiglio Comunale , durante il quale ho chiesto comunicazioni urgenti.

Sperando che questa volta si assuma le sue responsabilità, senza mandare avanti la povera vice.

 

PrimoMaggio in piazza per la dignità del lavoro e per la pace

Questo PrimoMaggio in piazza per difendere la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche per dire NO alla guerra e NO agli armamenti.

Tornare a sfilare per le strade dopo due anni di pandemia non ha purtroppo cambiato il triste e inaccettabile copione che puntualmente si ripete a Torino: il corteo letteralmente spezzato in due all’ingresso di Via Roma da un cordone di polizia e le immancabili cariche allo spezzone sociale.

Il lavoro che dovrebbe unirci ancora una volta purtroppo ci divide, ma il Primo Maggio è, e resta, di tutte e di tutti: di chi si batte contro la guerra forse un po’ più di chi è pacifista solo a parole, di chi lavora senza tutele o un lavoro non ce l’ha forse un pò più di chi grazie ai privilegi e alle politiche scellerate del passato è garantito, di chi lotta per la giustizia sociale e climatica forse un pò più di chi privilegia gli interessi dei signori del gas, del petrolio e delle armi, di chi si batte contro il Tav forse un po’ di più di chi ha scoperto nell’alta velocità il salvagente di un sistema occupazionale che è volato sempre più lontano da Torino.

In ogni caso, buona festa amiche e amici.

Restiamo ostinati e determinati, dalla parte di chi la disperazione non può tacerla.