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BASTA MORTI SUL LAVORO

Lunedì pomeriggio il Consiglio comunale aveva osservato un minuto di silenzio in memoria di Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti, i tre lavoratori deceduti nello schianto della gru in via Genova.

Oggi ho partecipato al presidio organizzato di fronte alla Prefettura da diverse organizzazioni sindacali per dire basta alla strage silenziosa dei morti sul lavoro.

Dall’inizio dell’anno sono 44 i morti sul lavoro in Piemonte, uno ogni otto giorni.

A livello nazionale, tra gennaio e ottobre in Italia sono morte 1017 persone, una media di oltre 3 morti bianche al giorno.

La sicurezza sui luoghi lavoro dovrebbe essere un tema prioritario per la classe politica. Purtroppo resta ancora una emergenza nazionale.

ANCORA VITTIME SUL LAVORO A TORINO

Tre lavoratori hanno perso la vita oggi per il crollo di una gru in via Genova a Torino, tra loro anche un ragazzo di vent’anni.

Appena tre giorni fa è morto un macchinista, travolto da un treno, allo scalo merci di Orbassano.

In un momento storico in cui lavorare è praticamente un lusso, morire per guadagnarsi da vivere è inaccettabile.

Ogni vittima di questa strage infinita dovrebbe ricordarci che non stiamo facendo abbastanza, e non stiamo investendo abbastanza, per tutelare le condizioni e la vita di chi lavora.

Ma dovrebbe ricordarci anche che incentivare la precarietà, eliminare le tutele a favore dei lavoratori, erodere i diritti e criminalizzare il reddito di cittadinanza ha una conseguenza: finire per accettare che il profitto venga prima di tutto, vita compresa.

Facciamo in modo che da domani, quando si spegneranno i riflettori sulla tragedia, non resti tutto come prima.

Le mie condoglianze alle famiglie delle vittime e la vicinanza ai passanti feriti.