Tre lavoratori hanno perso la vita oggi per il crollo di una gru in via Genova a Torino, tra loro anche un ragazzo di vent’anni.
Appena tre giorni fa è morto un macchinista, travolto da un treno, allo scalo merci di Orbassano.
In un momento storico in cui lavorare è praticamente un lusso, morire per guadagnarsi da vivere è inaccettabile.
Ogni vittima di questa strage infinita dovrebbe ricordarci che non stiamo facendo abbastanza, e non stiamo investendo abbastanza, per tutelare le condizioni e la vita di chi lavora.
Ma dovrebbe ricordarci anche che incentivare la precarietà, eliminare le tutele a favore dei lavoratori, erodere i diritti e criminalizzare il reddito di cittadinanza ha una conseguenza: finire per accettare che il profitto venga prima di tutto, vita compresa.
Facciamo in modo che da domani, quando si spegneranno i riflettori sulla tragedia, non resti tutto come prima.
Le mie condoglianze alle famiglie delle vittime e la vicinanza ai passanti feriti.