IL CSI NON SARÀ PRIVATIZZATO

ll secondo parere dell’Anac ha definitivamente bloccato la privatizzazione del Csi Piemonte.

L’ Assessora Pisano e il gruppo consigliare M5S Torino ritengono strumentali le continue critiche verso questa scelta.
“In questi anni si è solo perso tempo, impoverendo le competenze del CSI, creando preoccupazione tra i dipendenti e soci, ma quel che è peggio depauperando il settore dell’ICT piemontese. Si è spinto il consorzio sull’orlo di una profonda crisi, con una strategia suicida basata esclusivamente su una lenta privatizzazione camuffata da piano industriale, senza vere prospettive e idee innovative.
Chi si è reso responsabile di tutto ciò dovrebbe avere la capacità di riconoscere i propri errori e fare un passo indietro, dimettendosi senza indugio” commenta l’ Assessora Pisano.

“La nuova Amministrazione ribadisce come il Csi ha sviluppato una competenza unica nella digitalizzazione delle P.A. che non deve essere svenduta, ma deve essere valorizzata attraverso una riorganizzazione, secondo un piano industriale che punti all’efficentamento e al rilancio della struttura, ma sopratutto ad un’attenta e continua valorizzazione dei dipendenti del consorzio anche attraverso la formazione” commenta il Capogruppo M5S Alberto Unia
“La nostra idea in merito alla funzione del consorzio prevede un’attenta analisi dei punti di forza dell’ente e delle opportunità del mercato ad oggi definite dai servizi in cloud, dalla piattaforme dati e dalla creazione di infrastrutture tecnologiche sostenibili.
Il CSI, per noi, deve avere una visione strategica ambiziosa ma di ampio respiro, diventando il motore dell’innovazione digitale, non solo per Torino e il Piemonte, sopratutto nell’ambito dell’agenda digitale, con un occhio di riguardo ai sistemi aperti” aggiunge il consigliere M5S Federico Mensio.

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