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REFERENDUM LIBERI SUBITO – Eutanasia legale

È iniziata anche in Piemonte la raccolta firme per una proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare per regolamentare i tempi e le modalità di accesso al suicidio medicalmente assistito.

Dopo lo stop al Referendum sull’eutanasia legale, si riparte con l’impegno attivo per affermare il nostro diritto ad essere liberi fino alla fine e, con questa proposta, #LiberiSubito senza i tempi di attesa infernali che troppi malati ancora subiscono per l’assenza di procedure normate.

Io ho già firmato e trascorso, oggi, un bellissimo pomeriggio con le amiche e gli amici della cellula piemontese dell’Associazione Luca Coscioni.

Serviranno almeno 8000 sottoscrizioni nella nostra Regione quindi passate parola, firmate e visitate il sito per restare aggiornati su banchetti ed eventi (per info clicca qui).

Delusione e amarezza

È impossibile descrivere la delusione e l’amarezza che tanti di noi stanno provando in questo momento.

Ci siamo spesi in prima persona per raccogliere le firme, per coinvolgere, per spiegare e per riattivare la partecipazione su un tema colpevolmente ignorato dal legislatore.

Il no della Consulta al quesito referendario sull’#eutanasia è un macigno sulla coscienza democratica di un Paese che chiedeva solo una cosa: votare.

Votare e scegliere liberamente del dono più prezioso che abbiamo: la nostra vita. E sarebbe anche l’ora di essere liberi di determinarla fino alla fine senza che qualcuno si erga a giudice morale delle sofferenze altrui.

Ma nonostante tutto, non posso pensare che finisca così.

Noi non ci arrendiamo e non dovrebbe farlo neanche il Parlamento perché ignorare 1 milione e 240mila firme sarebbe gravissimo.

EUTANASIA LEGALE: UNA SENTENZA STORICA

Mario, 43 anni, marchigiano, è paralizzato dalle spalle ai piedi da 11 anni a causa di un incidente stradale. Da allora non riconosce più la sua vita come dignitosa.

Da circa un anno aveva chiesto che fossero verificate le sue condizioni di salute per poter accedere ad un farmaco letale e porre fine alle sue sofferenze.

Dopo lunghi mesi di battaglie, ieri Mario è stato il primo malato in Italia ad ottenere il via libera al suicidio medicalmente assistito.

Si tratta di sentenza storica, che riconosce di fatto a Mario la possibilità di decidere per sé ed essere libero, fino alla fine.

Sono stato impegnato, per tutta la scorsa estate, nella raccolta firme per il referendum #EutanasiaLegale

È un argomento che sento molto e su CronacaQui di oggi potete leggere le mie dichiarazioni sul tema.