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Aumento biglietti di tram e bus

AUMENTI DEI BIGLIETTI GTT: LO RUSSO NON SCARICHI IL COSTO DELL’INFLAZIONE E DEL CARO ENERGIA SULLE TASCHE DEI TORINESI

L’ipotesi di aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale inciderà fortemente sui bilanci familiari.

Ogni giorno i cittadini torinesi ci segnalano innumerevoli problemi legati alla scarsa qualità del servizio offerto da GTT, dovuti ai ricorrenti ritardi nei passaggi dei bus e dei tram, al traffico eccessivo, agli innumerevoli cantieri e alle scale mobili che non funzionano.

Proprio per questo siamo contrari a qualsiasi ipotesi di rincaro: se prima non si provvederà a potenziare il servizio di trasporto pubblico, incrementando le corse di bus e tram ed eliminando le criticità che attanagliano il settore, è inconcepibile pensare a un aumento del costo del biglietto.

Auspichiamo che l’amministrazione comunale faccia un passo indietro per evitare un così duro colpo a chi sceglie di ricorrere all’utilizzo del mezzo pubblico. Qualsiasi aumento tariffario, inoltre, costituirebbe un incentivo ad usare l’auto, aumentando congestioni ed inquinamenti ed andando in direzione contraria agli obiettivi climatici oggi ineludibili.

Ci auguriamo infine che l’annuncio di questi aumenti non venga utilizzato come alibi per proporre nuovamente la privatizzazione dell’azienda, così come auspicato da autorevoli esponenti delle forze della maggioranza che amministra la Città di Torino

Abbiamo richiesto comunicazioni in aula per il prossimo consiglio comunale.

La raccolta differenziata è ferma al palo

Criticai aspramente Lo Russo quando con Bragantini alla presidenza di Amiat fece l’ennesima nomina di partito nelle partecipate della città.

Oggi, dopo aver letto un’intervista all’assessora Foglietta nella quale dichiara che la raccolta differenziata, nel 2022, è ferma al palo sotto il 54% (nel 2021 l’avevamo lasciata al 53,3%, dopo averla ereditata da Fassino al 42%), mi viene da pensare che le critiche che mossi al tempo erano più che fondate.

Dal 2016 la progressione annuale è stata del +2%, +1,3%, +1,7%, +2,8%, +2,8%. Fondamentali, per raggiungere questo risultato, sono state le ecoisole. Poi è arrivata Bragantini e Torino è piombata sotto il + 0,7% fermandosi, appunto, sotto il 54%.

Un risultato pessimo, considerato che l’obiettivo fissato per il 2023 è il 65%, soglia ormai irraggiungibile. Oggettivamente un flop, tutto targato PD, visto che sindaco, assessora e presidente Amiat sono tutti esponenti dello stesso partito.

Pesa, indubbiamente, la scelta tutta politica di non estendere le ecoisole. Bragantini scrisse su Facebook prima di essere nominata presidente “Mi chiedo quali disturbi abbia chi li ha pensati così”. Per capire in che mani è finita Torino, basti pensare che l’azienda che li produce è in provincia di Cuneo, esporta in oltre 20 nazioni e può vantare tra i propri clienti città come Dubai, Barcellona, Buenos Aires, oltre che Genova, Arezzo, Grosseto e tante altre in Italia.

Il sito Amiat, inoltre, non è aggiornato come dovrebbe, motivo per cui ho depositato un accesso agli atti per conoscere i dati precisi del 2022 e lo stato d’avanzamento per il 2023. Sarebbe interessante sapere che obiettivo si porrà la giunta Lo Russo per l’anno in corso e per gli anni a seguire e per questo depositerò un’interpellanza.

È notizia di oggi che il Comune, grazie all’inceneritore, ha incassato dividendi per 15 milioni di €. Sorge il dubbio che dietro il rallentamento della differenziata ci sia una vera e propria regia.

Il Piano per il trasporto pubblico Lo Russo e Foglietta è un copia-incolla.

Il Piano per il trasporto pubblico 23-27 presentato da Lo Russo e Foglietta si basa in larga parte sugli investimenti relativi al prolungamento della M1 fino a Cascine Vica i cui lavori furono avviati da Appendino nel 2019 e sui 70 nuovi tram Hitachi, acquistati, indovinate un po’ da chi? Appendino. Anche la linea 12, per la quale non sono nemmeno stati reperiti i fondi, è un progetto targato M5S, così come l’anello Toselli, linea 3.

Un piano nel complesso poco coraggioso, di certo non originale, con pochissime novità e tante promesse. Noi, ovviamente, vigileremo perchè almeno quanto avviato dalla nostra amministrazione arrivi a compimento in tempi ragionevoli.

Piazza Baldissera, addio tunnel (e addio promesse elettorali)

Lo Russo, 2019: “L’amministrazione (Appendino) chieda i soldi al governo per realizzare il tunnel!”

Lo Russo, 2022: “Tunnel di piazza Baldissera, lo voglio”.

Lo Russo, 2022: “Abbiamo ribadito al ministro l’assoluta priorità della realizzazione del sottopasso di piazza Baldissera”

Foglietta, 2023: “No al tunnel, troppo costoso. Via la rotonda, mettiamo i semafori”.

 

Ecco a voi i due massimi interpreti del circo Barnum che questa amministrazione ha messo in piedi su Piazza Baldissera.

Solo che non fanno ridere, visto che a pagarne le spese sono i cittadini torinesi che si trovano di fronte all’ennesima promessa non mantenuta di Lo Russo.

Imbarco Perosino – l’ipocrisia di LoRusso, Foglietta e Carretta

Tre anni fa, quello che avrebbe dovuto essere considerato un semplice percorso di legalità e giustizia anche e soprattutto nei confronti dei concessionari in regola con i pagamenti, venne utilizzato invece contro l’amministrazione Appendino e cavalcato da Lo Russo, Foglietta e Carretta, anche in campagna elettorale.

Con lo sgombero eseguito oggi, emerge tutta l’ipocrisia di questi soggetti. E si conferma che l’amministrazione 5 stelle ha agito correttamente.

 

 

Caos neve, Lo Russo inadeguato (e bugiardo)

Ho appena letto che il Sindaco Lo Russo avrebbe provato a scaricare la colpa del disastro di ieri, con la nostra Città praticamente paralizzata a causa di una nevicata annunciata da giorni, sull’ex Sindaca Chiara Appendino.

Posto il fatto che durante il nostro mandato ha nevicato diverse volte e non si sono mai, e ripeto mai, verificate tutte le criticità che abbiamo potuto nostro malgrado osservare ieri, il Sindaco di Torino forse si dimentica, o fa finta di dimenticarsi, che il cosiddetto Piano Neve, o meglio il “Piano dei servizi di viabilità invernale 2021-2022” è stato approvato dalla sua Giunta in data 30 novembre 2021 e annunciato a gran voce dalla sua Assessora Foglietta.

Anzi, in occasione della nevicata dell’8 dicembre 2021 era stata la stessa Assessora della Giunta Lo Russo a scrivere sui social che “da settimane la Città lavora per l’attuazione del Piano Neve”.

Lo Russo non racconti bugie, il Piano Neve che non ha funzionato è stato approvato dalla sua Giunta e questo è il secondo inverno che affronta con quel Piano.

Indicativo il fatto che a 24 ore dal disastro di ieri ancora non sappia queste cose.

O è bugiardo, o inadeguato al ruolo.

Spero non entrambi

Caos neve, Lo Russo e Foglietta impreparati

È evidente e sotto gli occhi di tutti che la nevicata delle ultime ore su Torino ha colto il Comune del tutto impreparato.

Dalle notizie che sono riuscito a reperire non è stato sparso abbastanza sale né prima né durante la nevicata e, almeno fino a pochi minuti fa, non si vedevano ancora girare i mezzi spargisale.

Le strade, infatti, sono un disastro e il traffico è totalmente paralizzato. Addirittura un autobus GTT (anch’essa impreparata, evidentemente) si è intraversato su una strada leggermente in pendenza bloccando la circolazione..

Un vero disastro.

Perché questa approssimazione e trascuratezza, caro sindaco? Cosa è stato fatto per rendere più sicure le aree mercatali? E i marciapiedi delle scuole di pertinenza comunale? Tutte domande che porrò a Lo Russo e all’assessora competente durante il prossimo question time.

La mamma di Emma, bimba investita all’asilo nido da un’auto, lancia questa petizione…

La mamma di Emma, bambina di due anni investita all’asilo nido da un’auto, lancia questa petizione.

E’ possibile sostenerla e firmare qui.

 

 

 

Imbarco Perosino, l’amministrazione 5 stelle ha agito correttamente.

Quello che avrebbe dovuto essere considerato un semplice percorso di legalità e giustizia anche e soprattutto nei confronti dei concessionari in regola con i pagamenti, venne utilizzato invece contro l’amministrazione precedente e cavalcato da Lo Russo, Foglietta e Carretta, anche in campagna elettorale. Oggi emerge tutta l’ipocrisia di questi soggetti. E si conferma che l’amministrazione 5 stelle ha agito correttamente.

 

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante corpo idrico e il seguente testo "Mimmo Carretta 18 gen 2020 Et voilà! Non dimenticate, 2020 è l'anno del rilancio per Torino". (cit. Chiara Appendino) i MOLE24.IT Il Valentino perde un altro locale: dopo 83 anni addio all'Imbarco Perosino 144 Commenti 34 Condivisioni: 51"

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Chiara Foglietta 20 gen 2020 Che ne sarà del Parco del Valentino? E' questa la domanda che ci poniamo in tanti in questa Città guardando con preoccupazione alle vicende che interessano quella zona ormai da mesi e mesi. Ultimi fatti di cronaca: l'incendio al Fluido e l'imminente sfratto dell'Imbarco Perosino. Sul primo punto finalmente oggi in Consiglio Comunale riceverò delle indicazioni in risposta alle comunicazioni urgenti che avevo chiesto lunedì scorso. Sul resto, la settimana scorsa ho lavorato, insieme alla coordinatrice della Commissione Cultura della Circoscrizione 8 Paola Parmentola, alla scrittura di una interpellanza"

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e testo

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Maria Grazia Grippo Segui 28 gen 2020 La situazione dell'imbarco Perosino di cui si è discusso nell'ultima seduta del Consiglio comunale, è paradigmatica della condizione generale in cui versa il Parco Del Valentino e ormai da settimane al centro del dibattito politico. Purtroppo la scelta di questa amministrazione di far prevalere un approccio parziale rischia sul lungo e medio periodo di non riuscire a fornire soluzioni davvero efficaci per il rilancio del Parco. Come già detto altre volte, lo ribadisco: serve un approccio da parte della politica che sappia guardare più in là di oggi e di domani."

 

 

 

ZONE SCOLASTICHE E SICUREZZA. LA NOSTRA MOZIONE

Da molti anni comitati, associazioni, genitori e insegnanti chiedono ai sindaci di avere un occhio di riguardo per un problema che purtroppo grava su  moltissime scuole in tutta Italia: il traffico e il caos provocato dalle automobili all’entrata e all’uscita degli alunni.

Dopo l’ultimo gravissimo incidente all’Aquila il Coordinamento Associazioni e Movimenti Ambientalisti per la Mobilità Attiva e Sostenibile ha rilanciato questa proposta (sottoscritta anche dalla Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico di Torino): divieto di transito e sosta per auto e moto nei pressi di tutte le scuole.

Qualcosa è già stato fatto nella scorsa legislatura davanti alle scuole Gabelli, Pestalozzi, Tommaso di Savoia, Principessa di Piemonte, Boncompagni, De Filippo e Cartiera, Beata Vergine di Campagna, Muratori, Collodi, Via Vibò, Manzoni, Bay, Via Madama Cristina 102 e l’attuale Assessora ai Trasporti Ambiente Viabilità ha confermato che altre “zone scolastiche” già previste dalla Giunta Appendino saranno presto realizzate.

Come gruppo M5s sosteniamo con forza l’appello del Coordinamento Mobilità Sostenibile e per questo oggi ho presentato la seguente mozione:

PREMESSO CHE

In data 28 marzo 2022 l’Assessora Foglietta rispondendo all’Interpellanza n.2022-00100confermava che le circa cinquanta zone scolastiche programmate dalla precedente Amministrazione verranno realizzate nei tempi tecnici previsti.

CONSIDERATO CHE

Nella Città di Torino sono presenti alcune centinaia di istituti scolastici (scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di I e II grado) nei pressi dei quali ogni giorno, soprattutto negli orari di ingresso e uscita da scuola, i torinesi subiscono disagi causati dalla presenza di troppi autoveicoli in corrispondenza degli ingressi e nelle vie immediatamente adiacenti.

Nei pressi del 99% delle scuole torinesi sono stati rilevati valori di concentrazione di biossido diazoto (NO2) superiori ai limiti imposti dall’OMS, così come recentemente presentato durante la campagna di monitoraggio civico “Che aria Tira 2022” del Comitato Torino Respira.

PRESO ATTO CHE

Ingorghi, malasosta e problematiche relative alla viabilità negli orari di ingresso/uscita da scuola sono in costante aumento e incidono negativamente sia sulla qualità dell’aria che sulla sicurezza di bambine e bambini, dei genitori e del personale scolastico.

VISTO

Il recente appello del Coordinamento Associazioni e Movimenti Ambientalisti per la Mobilità Attiva e Sostenibile (sottoscritto tra gli altri anche dalla Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico di Torino) che chiede:

•ai Sindaci di attuare al più presto provvedimenti che vietino il transito e il parcheggio di auto e moto di fronte ad asili e scuole;•ai Dirigenti scolastici di liberare i cortili delle scuole dal parcheggio delle auto di personale e genitori al fine di utilizzare quegli spazi per il gioco e l’educazione all’aperto;

•al Parlamento di rendere obbligatoria l’istituzione delle zone scolastiche davanti a ogni istituto, con chiusura al traffico e alla sosta delle macchine come minimo negli orari di entrata e uscita degli alunni mediante barriere fisiche.

ATTESO CHE

La Legge n.120/2020 ha introdotto la “Zona scolastica” quale «zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine»;

RICHIAMATI

Il programma elettorale dell’attuale sindaco Lo Russo che al paragrafo “LA CITTÀ DELLEOPPORTUNITÀ, DELLE DONNE, DEI GIOVANI, DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI” propone di “Riqualificare gli spazi nei dintorni delle scuole attraverso la limitazione della viabilità e la pedonalizzazione in ottica di sicurezza, mobilità sostenibile e scambio tra scuola e territorio”.

La Comunicazione Atto n.15/2022 dell’Assessora Foglietta sulla Partecipazione della Città alla call“100 Climate-neutral Cities by 2030 – byand for the Citizens” con la quale la città si impegna a diminuire significativamente le emissioni entro il 2030.

CONSTATATO

Che la sola segnaletica orizzontale non è garanzia sufficiente di una effettiva e concreta separazione della zona scolastica dai veicoli motorizzati in quanto, senza barriere fisiche o controlli fissi della Polizia Municipale, è quotidianamente ignorata così come la segnaletica verticale indicante i divieti di transito in orario ingresso/uscita da scuola.

IMPEGNA

il Sindaco e gli assessorati competenti:

•ad attivare subito un Tavolo di Lavoro finalizzato a trovare le soluzioni tecniche per realizzare zone scolastiche davanti a ogni scuola in cui ve ne sia concreta necessità;

•ad avviare con l’inizio del prossimo anno scolastico (settembre 2022) la sperimentazione di zone scolastiche, chiuse al traffico motorizzato mediante barriere fisiche e/o con sensibile riduzione della carreggiata attualmente destinata a transito/sosta dei veicoli motorizzati, almeno negli orari di entrata e uscita degli alunni, in corrispondenza di quegli istituti scolastici per i quali il Tavolo di Lavoro ha individuato gravi carenze per la sicurezza dei bambini.

Torino, 01/06/2022

LA CONSIGLIERA Dorotea Castiglione