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La faccia tosta del Sindaco

Ieri, poco dopo la conferenza stampa di presentazione delle ATP Finals 2023 (record di biglietti già venduti, oltre 80 mila, +80% di stranieri), Lo Russo – pur essendo assente – ha avuto il coraggio e la faccia tosta di dichiarare che la loro scelta di puntare sui grandi eventi sportivi è davvero vincente.

Anche se tutti sappiamo benissimo che se fosse stato per lui e per il PD torinese, le ATP Finals Torino non le avrebbe mai avute, visto che non votarono a favore della candidatura e addirittura si misero a giocare con le palline da tennis in Consiglio Comunale per schernirci.

Anziché vantarsi per meriti non propri, Lo Russo farebbe bene ad ammettere di aver sbagliato a trattare in quel modo questo prestigioso evento.

Un evento che, come ricorda il Presidente Binaghi in un’intervista pubblicata questa mattina, non presenta le criticità delle olimpiadi invernali, un evento dove non si buttano dalla finestra soldi pubblici, un evento dove non serve nuovo cemento, un evento con un enorme ritorno economico per il territorio che lo ospita, ritorno certo e certificato. Un evento che, al contrario di altri, fa fare bella figura alla città che lo ospita, alla regione e a tutto il Paese. Un evento che non dura 2 settimane e basta, ma 5 anni, forse 10 se saremo bravi.

Quello di puntare sulle ATP Finals è stata una scelta, vincente, della passata amministrazione. E lo rivendico con orgoglio.

IL LEADER ANTI INQUINAMENTO…

Oggi il Corriere Torino, che ringrazio, ha pubblicato questa mia lettera al Direttore

Egr. Direttore,

Ho letto con interesse l’articolo di Roberto Mezzalama pubblicato oggi sul vostro giornale riguardante l’esposto da lui stesso presentato e sulla base del quale la Procura di Torino ha deciso di avviare un’inchiesta per inquinamento colposo nei confronti di diversi sindaci, assessori e presidenti di regione. È indubbiamente importante che questioni così cruciali siano portate all’attenzione del pubblico, e apprezzo il ruolo dei media nel farlo.

L’autore dell’articolo chiede ai politici di prendere decisioni impopolari in questo momento critico. E ha ragione, la politica deve assumersi responsabilità difficili ma necessarie per affrontare le sfide ambientali e sociali che ci circondano. E’ una cosa che il M5S sostiene da tempo, l’Ambiente è, appunto, una delle sue 5 stelle, e anche durante il quinquennio nel quale abbiamo governato Torino, l’abbiamo dimostrato coi fatti, al punto da essere aspramente criticati, anche dagli stessi media di cui sopra, per aver assunto decisioni troppo drastiche. Sia chiaro, stiamo discutendo dell’aspetto politico della vicenda, non quello giudiziario, che farà il suo corso.

Mi ha colpito, tuttavia, un curioso dettaglio riguardante l’autore dell’esposto: Roberto Mezzalama ha già tentato l’ingresso in politica. Lo ricordo, infatti, candidato alle scorse elezioni amministrative a supporto dell’attuale sindaco Lo Russo, pur non risultando eletto con le sue 203 preferenze.

Nel suo articolo invita i lettori a cercare un leader capace di fare scelte impopolari.

Ora, la domanda che vorrei porre a Roberto Mezzalama, me lo permetta, in modo anche leggermente ironico, ma non meno serio: non è che forse il leader politico che sta cercando sia proprio lui stesso?

Le elezioni Regionali sono dietro l’angolo. E lui sicuramente saprà proporre tutte le contromisure che dovrà mettere in atto il nuovo Presidente e tutti i sindaci della Regione per sconfiggere definitivamente la piaga dello smog in Piemonte.

Non solo: dovremo poi proteggere la nostra Regione dallo smog proveniente dal resto della Pianura Padana, in particolar modo dalla Lombardia. Ecco, dunque una proposta: perché non costruire una bella Muraglia blocca inquinamento lungo il Ticino? Sarebbe anche una bella attrazione turistica, la nuova Muraglia TiCinese.

In attesa di ulteriori sviluppi riguardo all’inchiesta e sperando di vedere presto un politico all’altezza del compito che ha descritto, porgo cordiali saluti.

Andrea Russi

* * * * *

Roberto Mezzalama ha risposto alla mia lettera di ieri e qui di seguito trovate la mia risposta.

Il primo punto che vorrei sottolineare è che, finalmente, si dibatte dell’inquinamento dell’aria nel campo che ritengo più adatto: quello della politica.

Mezzalama nella sua missiva conferma di essere in politica da più di 40 anni. Ne approfitto per fargli i complimenti per la longevità del suo impegno e per l’abilità nel districarsi fra il proprio passato da assessore all’ambiente e la più recente candidatura a sostegno di Lo Russo con Sinistra Ecologista.

Ed è proprio su quest’ultimo punto che vorrei soffermarmi nella mia replica. Il suo esposto in Procura che ha avviato l’inchiesta che vede indagati sindaci, assessori e presidenti di regione, mette al centro proprio le presunte responsabilità della politica nel contrasto all’inquinamento dell’aria. La politica, in effetti, soprattutto a livello locale, deve mettere in campo delle soluzioni pratiche a dei problemi reali. Ha la responsabilità di trasformare le idee in fatti, in atti concreti. E allora cosa ho pensato? Se qualcuno si candida per una forza politica che ha lui stesso fondato e invitando i suoi contatti a votarla, sicuramente ne condivide i principi e, soprattutto, in ottica elettorale, il programma.

Finalmente – ho pensato – scopriremo nel concreto quali sono le idee di Roberto Mezzalama e del suo partito, per contrastare l’inquinamento dell’aria. Perché ok puntare il dito, ok gli esposti in procura, poi, però, servono soluzioni concrete. Si passa dalla teoria alla pratica.

Allora sono andato a rileggermi il programma presentato da Sinistra Ecologista nel 2021. E scorrendolo, udite udite, la parola “Aria”, quante volte appare? Una, in penultima pagina. E in relazione a cosa? In relazione alla difesa dei diritti relativamente all’innovazione digitale. Riporto, testualmente:

“introdurre meccanismi di tutela dei dati che vengono raccolti attraverso sensori e altri dispositivi tecnologici intelligenti. I contratti di sperimentazione spesso lasciano alle imprese private la proprietà di dati importantissimi, come per esempio quelli relativi … alla qualità dell’aria.”

Insomma, bisogna tutelare i DATI. Benissimo, ma onestamente mi aspettavo qualcosina in più, di un po’ più concreto da chi pubblica nel proprio CV politico proprio gli esposti in procura sul tema.

Caro Roberto Mezzalama, la politica, di cui lei fa parte, ma che nel contempo mette sotto accusa, deve confrontarsi quotidianamente con la realtà e mettere in campo soluzioni concrete, soprattutto quando si governa e, come si suol dire, ci si sporca le mani. Forse, è su questo aspetto, che dovremmo concentrare i nostri sforzi, non crede?

Concludo con una precisazione. La proposta di costruire la Muraglia TiCinese, utilizzata nella mia precedente lettera, è un’iperbole per sottolineare che il problema dell’inquinamento dell’aria non può essere affrontato dalle singole amministrazioni, ma da tutto il territorio interessato, e quindi, sostanzialmente, da tutto il bacino padano. Non era in alcun modo una “battuta infelice” né tendeva a sminuire il problema, ma voleva essere uno stimolo per affrontarlo nella sua totalità e nella sua grande complessità.

Forse è proprio questa la parte nella quale “confessa di non averci capito molto”?

il “Re delle Tasse e degli Aumenti”

In poco più di un anno e mezzo dalla sua elezione, il Sindaco Lo Russo ha aumentato praticamente tutto ciò che poteva: irpef, cosap, tassa rifiuti, imposta pubblicitaria, e da ieri anche il prezzo del biglietto del pullman e la sosta a pagamento.

Si è dunque guadagnato sul campo il titolo di “re delle tasse e degli aumenti” e ieri, durante consiglio comunale, abbiamo voluto incoronarlo.

ERBA ALTA SCELTA CONSAPEVOLE?

Sono ormai diverse settimane che Torino sembra una giungla con erba alta più di 1 metro e sono sempre più numerose le segnalazioni dei Cittadini che lamentano ritardi negli sfalci peggiori anche dell’anno scorso.

Oggi però la maggioranza ha presentato in commissione la soluzione al problema: l’erba è troppo alta? Per loro va lasciata crescere per “preservare la biodiversità”.

Un atto emblematico del modo, a tratti beffardo, che ha questa Giunta di (non) affrontare mai i problemi.

Restiamo dunque in fremente attesa delle prossime proposte:

Le infinite code alle anagrafi? Ottime, sono un invito alla socialità!

Bus a singhiozzo? Sono un incentivo per camminare!

Scale mobili delle stazioni metro fuori uso? Un’occasione per bruciare più calorie con un po’ di attività fisica!

Le buche nelle strade? Un aiuto concreto al settore dei carrozzieri!

Problemi di sicurezza in Barriera di Milano? Un’utile scuola di vita e di sopravvivenza!

 

Lo Russo è ufficialmente il “Re delle Tasse e degli Aumenti”.

Lo Russo colpisce ancora: ora è ufficialmente il “Re delle Tasse e degli Aumenti”.

Dopo aver aumentato ai torinesi tutte le tasse aumentabili (Irpef, Tari, Cosap), ora aumenta anche i biglietti GTT e le strisce blu.

Nel 2018 la giunta Appendino aumentò la durata degli stessi e ne estese la copertura a tutta la rete. Lo Russo oggi invece si limita a mettere le mani nelle tasche dei torinesi.

E chi ci rimetterà di più sono i cittadini più fragili, visto che l’aumento dei biglietti cartacei (2€) sarà maggiore di quelli digitali (1,9€) e chi usa i biglietti cartacei sono soprattutto persone anziane.

Una vera e propria ingiustizia.

Lo Russo, nel 2019, chiese le dimissioni dell’assessora La Pietra per l’aumento dei biglietti e per la mancata realizzazione del sottopasso di Piazza Baldissera. Oggi è lui ad aver aumentato i biglietti, aver rinunciato al sottopasso di Piazza Baldissera e, come se non bastasse, ad aver aumentato la tariffa oraria delle strisce blu in tutta la città. Un vero e proprio salasso.

Chiederà scusa per le cialtronerie dette in questi anni o, più semplicemente, si dimetterà lui stesso?

Purtroppo nessuna delle due.

Cari torinesi, l’incubo è solo iniziato.

Speriamo solo finisca il prima possibile.

LO RUSSO BOCCIATO DAI TORINESI

Un sindaco rinchiuso nel Palazzo, impercettibile per i Torinesi (e forse è meglio così), non si fida di nessuno se non di Cirio e della sua capa di gabinetto, ha bruscamente interrotto la collaborazione col suo storico portavoce.

Cosí, in meno di 2 anni perde quasi 6 punti e nella classifica di gradimento dei Sindaci realizzata dal Sole 24 ore si classifica 47 esimo, perdendo 32 posizioni dall’anno precedente.

Un disastro acclarato e che imporrebbe un repentino cambio di direzione, ma sembra che l’unico a non averlo capito sia proprio il Sindaco Lo Russo.

Aumento biglietti di tram e bus

AUMENTI DEI BIGLIETTI GTT: LO RUSSO NON SCARICHI IL COSTO DELL’INFLAZIONE E DEL CARO ENERGIA SULLE TASCHE DEI TORINESI

L’ipotesi di aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale inciderà fortemente sui bilanci familiari.

Ogni giorno i cittadini torinesi ci segnalano innumerevoli problemi legati alla scarsa qualità del servizio offerto da GTT, dovuti ai ricorrenti ritardi nei passaggi dei bus e dei tram, al traffico eccessivo, agli innumerevoli cantieri e alle scale mobili che non funzionano.

Proprio per questo siamo contrari a qualsiasi ipotesi di rincaro: se prima non si provvederà a potenziare il servizio di trasporto pubblico, incrementando le corse di bus e tram ed eliminando le criticità che attanagliano il settore, è inconcepibile pensare a un aumento del costo del biglietto.

Auspichiamo che l’amministrazione comunale faccia un passo indietro per evitare un così duro colpo a chi sceglie di ricorrere all’utilizzo del mezzo pubblico. Qualsiasi aumento tariffario, inoltre, costituirebbe un incentivo ad usare l’auto, aumentando congestioni ed inquinamenti ed andando in direzione contraria agli obiettivi climatici oggi ineludibili.

Ci auguriamo infine che l’annuncio di questi aumenti non venga utilizzato come alibi per proporre nuovamente la privatizzazione dell’azienda, così come auspicato da autorevoli esponenti delle forze della maggioranza che amministra la Città di Torino

Abbiamo richiesto comunicazioni in aula per il prossimo consiglio comunale.

Fiat ptodurrà le “italianissime” Topolino e Seicento …in Marocco e Polinia!

Cosa ci sia da ridere, lo sa solo il sindaco. Questo è l’ennesimo schiaffo all’industria manifatturiera torinese. Forse ride per aver sottoscritto quel famoso accordo segreto con Stellantis, per il quale mi è stato negato il mio diritto di Consigliere di accesso agli atti.

 

Addio all’Authority Antiriciclaggio

Cirio e Lo Russo perdono la competizione sull’Authority Antiriciclaggio a favore di Roma, segnale tangibile del loro inconsistente peso politico nelle decisioni che assume il Governo Meloni.

Colgano ora l’occasione per mettere a terra il Centro per l’Intelligenza Artificiale per l’Automotive ottenuto dalla precedente amministrazione ma rimasto al palo nella completa indifferenza del sindaco in questi primi due anni di mandato.

 

IMBARAZZANTI DICHIARAZIONI DEL SINDACO SUGLI ABBATTIMENTI DEGLI ALBERI IN CORSO BELGIO

Le imbarazzanti dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Lo Russo sugli abbattimenti di Corso Belgio ci lasciano allibiti.

È maldestro il tentativo di scaricare nuovamente il barile sull’amministrazione Appendino, che tra l’altro ha avuto poco più di un mese per presentare progetti preliminari per 12 milioni di euro e che a fine mandato ha approvato una delibera che riceveva semplicemente le risorse per diversi interventi di manutenzione straordinari del verde urbano, tra cui anche il ripristino delle alberate.

Il progetto esecutivo degli interventi, deliberato il 26 luglio del 2022, è però tutto della giunta Lo Russo, che ha avuto ben due anni di tempo per confrontarsi con i cittadini e i comitati di Vanchiglietta, e invece non ha mai condiviso un percorso partecipato, elaborando tra l’altro un piano su cui ha piena paternità politica

Gli incontri pubblici sono avvenuti solo a ridosso dell’intervento, scatenando le prevedibili proteste dei residenti.

Come se non bastasse, lunedì scorso in Consiglio Comunale la Giunta ci ha negato le comunicazioni che avevamo richiesto in Sala Rossa proprio per parlare del piano di abbattimenti in Corso Belgio.

Una toppa decisamente peggiore del buco.