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GLI ALBERI DI CORSO BELGIO

Da ieri in corso Belgio, a Torino, una cinquantina di persone si sta opponendo, con un presidio in strada, all’abbattimento di oltre 240 alberi.

Questa mattina il sindaco Lo Russo ha ben pensato, a mezzo stampa, di trovare la colpevole della vicenda. Chi? Ma ovviamente Appendino!

Ora devo dirlo in modo chiaro: io trovo imbarazzante lo scaricabarile di un sindaco che da due anni non sa comunicare con la sua città, e che di fronte all’ennesima protesta dei cittadini, non trova di meglio che additare colpe all’amministrazione passata per cercare, invano, di uscirne indenne.

Per amor di verità, facciamo un pò di chiarezza.
Il progetto esecutivo “Manutenzione Straordinaria – forestazione urbana” con i fondi Pon Metro – React, che al lotto 3 prevede anche gli interventi sulle alberate di Corso Belgio, è stato deliberato il 26 luglio del 2022.
Un anno fa. Dalla giunta Lo Russo per firma degli assessori Tresso e Foglietta.
Da allora, e prima di allora, visto che la città la amministrano dall’autunno del 2021, nessun confronto si è svolto con la cittadinanza, nessuna interlocuzione con il quartiere, nessuna con i commercianti, insomma nulla di nulla. Fino a qualche settimana fa, quando sono montate le prevedibili proteste.

Ora cercare di scaricare su chi ha l’unica colpa di aver deliberato, il 31 luglio del 2021, a mandato praticamente finito, il piano operativo per accedere a quelle importanti risorse messe in campo dall’Ue dopo l’emergenza Covid, è un tentativo di maldestra incapacità.

Ieri, sul tema abbiamo richiesto delle comunicazioni in Aula, che ci sono state ovviamente negate. Immaginiamo che ad un confronto diretto il fragile castello di bugie della giunta Lo Russo non regga il colpo. E in fondo è proprio il confronto negato, tanto nelle aule istituzionali quanto con i cittadini, la cifra di questa amministrazione targata Pd.

Nuova infornata di nomine

Un ottimo articolo de ilfattoquotidiano.it sulle nomine del Sindaco Lo Russo nelle partecipate della Città di Torino.

Interessante questo passaggio:

“Contattati da ilfattoquotidiano.it altri politici nominati non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Qualcuno ha spiegato che il suo compito prevede di rappresentare la città al momento delle decisioni aziendali, ragione per cui l’esperienza amministrativa conta. Un altro ha sottolineato come, in un momento di difficoltà finanziaria nelle partecipate, serva persone su cui il sindaco può contare: “Al sindaco servono sentinelle su cui contare e non creino problemi”.”

In sostanza, “secondo qualcuno”, i politici trombati del PD sono le “sentinelle” del Sindaco Lo Russo

Le “interpellanze scomode” su Stellantis

Guardando questo servizio di Report di qualche sera fa, ho capito come mai Lo Russo non viene mai a rispondere in aula alle interpellanze scomode ma manda sempre la sua “povera” vice Favaro, ormai rinominata assessora “agli imbarazzi”.

Il sindaco non si è presentato in Aula nemmeno ieri durante il Question Time sull’accordo segreto con Stellantis e forse ha fatto bene, almeno si è evitato un’altra pessima figura. Di fronte alle domande scomode del giornalista, infatti, appare completamente impreparato, in forte imbarazzo, addirittura balbettante quando incalzato.

Tornando a ieri, Favaro ha confermato che non intendono rendere pubblico l’accordo con Stellantis. Io, invece, resto convinto che la trasparenza di un ente pubblico venga prima di tutto e quindi ho richiesto ufficialmente di accedere all’atto e sono pronto a percorrere ogni via se mi verrà negato.

NOMINE SCANDALOSE

La nomina di Giacomo Portas come presidente di Envipark è, dal punto di vista politico, un vero scandalo, oltre che uno sfregio al merito.

Per Lo Russo non è solo l’ennesima nomina di un politico trombato senza alcuna competenza specifica a capo di una partecipata (un polo tecnologico che si occupa di sostenibilità) del Comune, in questo caso si va oltre.

Qui Lo Russo fa letteralmente uso delle partecipate del Comune e quindi di TUTTI, per gestire gli equilibri interni alla SUA maggioranza e porre rimedio ai problemi politici del SUO partito.

L’abisso in cui è piombata Torino sembra non avere fine.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone, redazione e testo

Un grido d’allarme sull’industria automobilistica italiana.

Oggi Il Sole 24 Ore lancia un grido d’allarme sull’industria automobilistica italiana.

È evidente, ormai, che Stellantis non solo non sta più investendo nella produzione di auto in Italia, ma lo sta facendo praticamente ovunque TRANNE che in Italia. Il danno oltre la beffa, se si pensa che pochi giorni fa è stato addirittura chiesto alle aziende dell’indotto torinese di investire in Algeria, dove Stellantis produrrà la 500 a motore termico. Pochi giorni prima la notizia dell’importazione della manodopera dalla Slovacchia anziché nuove assunzioni a Torino. E poi le assunzioni in Francia, Polonia, Turchia.

Nell’articolo è scritto nero su bianco che negli stabilimenti italiani ora è quasi “deserto”.

Una situazione drammatica, già rilevata da Fiom, dal Movimento 5 Stelle e da pochi altri. Chi dovrebbe alzare la voce, il governatore Cirio e il sindaco Lo Russo, invece, tacciono pavidamente. Anzi, gioiscono del fatto che Mirafiori diventerà “hub dell’economia circolare”. Quello che ho ribattezzato, più semplicemente, come un gigantesco sfasciacarrozze.

Tace anche il Governo Meloni.

Per quanto mi riguarda, chiederò al sindaco tramite interpellanza cosa intende fare per la sua Città, Torino. Ma auspico che insieme alla mia voce, si alzino anche quelle di tutta l’opposizione e, sarebbe il caso, anche di tutta la maggioranza che sostiene il sindaco.

E oggi pomeriggio, alle 14.30, parteciperò alla manifestazione della Fiom davanti a Palazzo Civico, manifestazione che domani si trasferirà a Parigi.

Ancora gravi disservizi dell’anagrafe di Torino.

Oggi, su Specchio dei Tempi, l’ennesima lettera di un semplice cittadino ottantenne che lamenta i gravi disservizi dell’anagrafe di Torino.

Lo Russo in campagna elettorale promise di risolvere tutti i problemi in 6 mesi. Di mesi ne sono passati 20 e la situazione è oggettivamente peggiorata. Se prima i tempi di attesa erano certamente lunghi, ma almeno era sempre possibile prenotare un appuntamento, adesso è ormai diventato praticamente impossibile prenotare. Non solo una promessa elettorale completamente disattesa (come tante altre) ma anche l’oggettiva incapacità dell’assessore Tresso di mettere in campo soluzioni strutturali.

C’è una grossa differenza, però, rispetto al passato. Se prima la politica e i giornali addossavano ogni colpa all’assessora Pisano, dei disservizi odierni, non si imputa alcuna responsabilità all’assessore Tresso. “Risolveremo”, “faremo”, “miglioreremo”, anche se è lì da quasi due anni. Siamo in Italia e per le donne, in politica, funziona così. Se c’è qualcosa che non funziona, la colpa è tua. Se sei uomo, basta un semplice “stiamo cercando di risolvere”.

Il Sindaco si degnerà di rispondere sull’indagine REAR?

Ricordate le domande relative al caso REAR a cui Lo Russo non rispose, rifiutandosi di venire a riferire in Consiglio Comunale? Bene, oggi sono state depositate come interpellanza.

Vediamo se si degnerà di rispondere o se continuerà a scappare.

Il Salone del Libro è e deve restare indipendente dalla politica

Il Salone del Libro è e deve restare indipendente dalla politica, che evidentemente non vede l’ora di metterci sopra le mani.

Vergognoso!

Trovo vergognoso che nemmeno oggi, giorno in cui inaugura il Salone del Libro, la stazione Metro Porta Nuova sia in grado di offrire ai Torinesi e ai numerosi turisti un servizio decente.

La situazione è questa: esternamente non funziona neanche una delle 4 scale mobili presenti, ed è in funzione soltanto uno dei due ascensori. Internamente la situazione migliora un po’, però entrambi gli ascensori hanno un fortissimo e acre odore di urina, che li rende praticamente inaccessibili. In pratica restano usufruibili soltanto le due scale mobili interne, ma se un turista, magari con problemi di deambulazione, avesse la malaugurata idea di voler fare un giro in centro Città dopo aver trascorso la mattinata al Salone dovrebbe fare un giro inspiegabile, entrando all’interno della stazione per poi uscire e attraversare Corso Vittorio, ovviamente pagando un nuovo ingresso in metropolitana.

È questo il biglietto da visita che la Città vuole lasciare a chi viene a visitarla, magari per la prima volta?

Allucinante.

Cos’è rimasto di Eurovision?

Questa notte si è conclusa l’ultima edizione di Eurovision che ha visto trionfare la Svezia. A Torino, un anno fa, vinse l’Ucraina ma venne celebrato soprattutto l’ Eurovillage, una serie di concerti gratuiti al Valentino.

Cosa è rimasto di quell’eredità che Lo Russo si ritrovò dalla precedente amministrazione?

A un anno di distanza, al di là di un prato in piazza d’Armi non ancora restituito ai cittadini, lo possiamo dire: assolutamente nulla.

L’amministrazione Lo Russo, purtroppo, non ha saputo mettere a frutto quell’eredità.

Il sindaco, fra un selfie con Cirio e una foto con la chitarra , dichiarò: “Torino resti capitale della musica”.

Parole al vento.

Un vero peccato per Torino.