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Quelli (in)competenti…

Meno male che sono arrivati quelli autoproclamatisi “competenti”.

Noi continueremo a batterci contro questa castroneria megagalattica, utile solo a chi la costruisce e a qualche consulente.

Aggiornamento funicolare/ascensore dei Cappuccini

Aggiornamento funicolare/ascensore dei Cappuccini:

25 aprile: assessora Purchia annuncia urbi et orbi “un ascensore/funicolare dal Valentino al monte dei cappuccini”!

26 Aprile: domando pubblicamente maggiori informazioni ma la giunta si trincera dietro il silenzio.

25 Maggio: lanciata petizione “preserviamo il monte dei cappuccini” già 400 firme raccolte

10 giugno: deposito interpellanza per saperne qualcosa di più

22 giugno: viene assegnata per discussione il 27 giugno

27 giugno mattina: assessora Purchia chiede di rinviare discussione ad altra data “per raccogliere le informazioni”.

Ne deduco che il 25 aprile, sulla Stampa, l’assessora non sapesse di cosa stava parlando.

Preserviamo il Monte dei Cappuccini

Sono già più di 330 le firme raccolte dalla petizione “Preserviamo il Monte dei Cappuccini”, Firme di persone contrarie alla costruzione, annunciata in pompa magna su La Stampa dall’assessora Purchia, di un’ascensore/funicolare dal Po al Museo della Montagna. Una follia. Firmate e condividete anche voi!

Io, nel frattempo, interpellerò l’assessora Purchia per capire meglio da dove scaturisca questa idea assolutamente priva di senso.

NON ROVINATE IL MONTE DEI CAPPUCCINI!

Per la serie “Torino torna indietro”, oggi, l’assessora Purchia, propone su La Stampa il ripristino del collegamento del 1885 tra il Monte dei Cappuccini e il Po.
Ma ovviamente il suo progetto sarebbe “green e sostenibile”.

Non so voi, ma a me il Monte dei Cappuccini sembra già abbastanza green così com’è, raggiungibile con una passeggiata di ben 8 minuti e avvolto da un bellissimo boschetto che non merita in alcun modo di essere sventrato per far posto a una funicolare o un ascensore.

Piuttosto, per favorire l’accesso a questo bellissimo luogo, si potenzi il trasporto pubblico, magari servendo la chiesa e il Museo della Montagna con una navetta elettrica.
Ma, vi prego, non rovinate il Monte dei Cappuccini.

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Dopo lo stop al progetto di riqualificazione del Parco Michelotti per “tutelare” delle gabbie distrutte, la rimozione delle fioriere in zona Vanchiglia e la rimozione dei pois di via Montebello, ora la Sovrintendenza alle belle Arti di Torino si accinge a legittimare un percorso che deturperà la collina, il vero polmone verde della città di Torino, con un’idea che oltre a non avere nulla di innovativo ed essere già risultata fallimentare altrove (Rivoli uno dei tanti casi) avrà sicuramente un impatto ambientale e paesaggistico negativo sull’area.

Mi stupisco di quanto anche forze politiche sedicenti “ecologiste” che oggi siedono comodamente in maggioranza, tacciano pur di non disturbare il manovratore.

Greta Thumberg ha proprio ragione: forse l’unica speranza per il futuro è che alcune generazioni smettano di poter decidere per le generazioni future.