NON ROVINATE IL MONTE DEI CAPPUCCINI!

Per la serie “Torino torna indietro”, oggi, l’assessora Purchia, propone su La Stampa il ripristino del collegamento del 1885 tra il Monte dei Cappuccini e il Po.
Ma ovviamente il suo progetto sarebbe “green e sostenibile”.

Non so voi, ma a me il Monte dei Cappuccini sembra già abbastanza green così com’è, raggiungibile con una passeggiata di ben 8 minuti e avvolto da un bellissimo boschetto che non merita in alcun modo di essere sventrato per far posto a una funicolare o un ascensore.

Piuttosto, per favorire l’accesso a questo bellissimo luogo, si potenzi il trasporto pubblico, magari servendo la chiesa e il Museo della Montagna con una navetta elettrica.
Ma, vi prego, non rovinate il Monte dei Cappuccini.

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Dopo lo stop al progetto di riqualificazione del Parco Michelotti per “tutelare” delle gabbie distrutte, la rimozione delle fioriere in zona Vanchiglia e la rimozione dei pois di via Montebello, ora la Sovrintendenza alle belle Arti di Torino si accinge a legittimare un percorso che deturperà la collina, il vero polmone verde della città di Torino, con un’idea che oltre a non avere nulla di innovativo ed essere già risultata fallimentare altrove (Rivoli uno dei tanti casi) avrà sicuramente un impatto ambientale e paesaggistico negativo sull’area.

Mi stupisco di quanto anche forze politiche sedicenti “ecologiste” che oggi siedono comodamente in maggioranza, tacciano pur di non disturbare il manovratore.

Greta Thumberg ha proprio ragione: forse l’unica speranza per il futuro è che alcune generazioni smettano di poter decidere per le generazioni future.

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