La forza delle immagini che in questi giorni arrivano dall’Emilia Romagna riesce a rendere solo in minima parte l’entità della tragedia.
Vorrei manifestare la mia personale vicinanza alla popolazione di quei territori che è stata violentemente colpita dal maltempo, con gravi perdite umane oltre che con disastrosi impatti su tutto il territorio.
Sono però questi i momenti in cui è indispensabile aprire una profonda riflessione sui cambiamenti climatici, intervenendo con azioni di pianificazione che valutino i rischi di alluvione e dissesto idrogeologico, con l’obiettivo di prevenire la ripetizione di disastri simili.
E’ ora di smetterla di consumare suolo e soprattutto di costruire nelle vicinanze di zone che sono a rischio esondazione.
Nella nostra Città, ad esempio, da qualche mese si sta dibattendo sulla costruzione del nuovo ospedale che prenderà il posto del Maria Vittoria proprio in una zona a rischio esondazione all’interno del Parco della Pellerina.
Consultando, infatti, la cartografia ufficiale della Regione Piemonte sul rischio alluvionale si nota che l’area indicata da Comune di Torino e Regione Piemonte per costruire il “nuovo Ospedale Maria Vittoria” è considerata in senso geologico come “a rischio medio” di alluvione, ed è adiacente a una porzione (quella in cui dovrebbero sottrarre ulteriore suolo al parco per ricavare le opere accessorie, come parcheggi, vie d’accesso, ecc.) contrassegnata per “rischio elevato” di alluvione.
Per prevenire il ripetersi di disastri come quello che ha colpito l’Emilia Romagna, continuo a chiedermi se sia opportuno che Comune di Torino e Regione Piemonte autorizzino la costruzione di un nuovo ospedale all’interno del Parco della Pellerina di Torino.
Considerando che il futuro vedrà una sempre maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi, chiediamo al Sindaco se la scelta di collocare lì il nuovo ospedale non debba essere rimessa in discussione.
E’ assolutamente inutile dopo tragedie come questa essere solidali con le popolazioni coinvolte ma non fare nulla per evitare che possano ripetersi.
Se il Sindaco continuerà per la sua strada, valuteró tutte le strade percorribili per bloccare questo scempio.
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