Il Festival della Fotografia slitta di un anno

E che Festival della Fotografia sia! Anzi no.

La prima edizione era stata fissata nella primavera del 2023 con cadenza annuale mentre invece slitta tutto al 2024.

Via Roma pedonale

Seguo con molto interesse il progetto di pedonalizzazione dell’asse di via Roma tra Piazza CLN e piazza Carlo Felice.

Ad oggi, specialmente nei fine settimana e in determinati periodi dell’anno (vedi domeniche di dicembre) l’elevata quantità di pedoni è tale da generare un continuo flusso di persone che, attraversando la strada (anche a semaforo rosso), generano ingorghi di auto causando rumore ed inquinamento.

E’ necessario un piano d’ambito che riguardi l’intera area del centro, con l’obiettivo di estendere il più possibile le aree pedonalizzate e rendere sempre più vivibile e accessibile il cuore della nostra città.

Spero non ci si limiti alla semplice chiusura di un tratto di via tramite sbarramenti e/o fioriere e che si punti ad un potenziamento del trasporto pubblico.

Ma la Città come intende gestire questa limitazione del traffico in via Roma?

I parchi cittadini meritano maggiore attenzione e rispetto

I parchi cittadini meritano maggiore attenzione e rispetto da questa amministrazione!

Quali progettualità per il Parco Stura?

Residenti e frequentatori del Parco segnalano un preoccupante crescente degrado che potrebbe nuovamente compromettere la libera fruizione in sicurezza del Parco Stura.

Nel settembre 2022 è stata discussa una petizione di iniziativa popolare al Consiglio comunale durante un Diritto di Tribuna nel quale i proponenti e i residenti chiedevano un progetto di riqualificazione per valorizzare l’area ed interrompere l’attuale situazione di degrado ed incuria in cui versa il Parco Stura.

Venivano segnalate problematiche legate alla presenza di prostituzione, spaccio, tossicodipendenti, cani randagi, discariche e orti abusivi.

 

Cattivi odori a Barriera di Lanzo

In Barriera Lanzo, cittadini e comitati di zona lamentano da anni di rilevare odori

sgradevoli, presumibilmente causati dalla lavorazione di conglomerati bituminosi da una ditta la cui sede è nel Parco Fluviale in Strada del Bramafame.

Sono stati parecchi finora i tentativi di intervenire nei confronti dell’azienda per verificare se questi odori oltre ad essere sgradevoli e rendere invivibile il quartiere siano anche tossici o pericolosi.

Gli impianti per la produzione di conglomerati bituminosi hanno un forte impatto sul territorio e sulla popolazione. L’impatto più significativo è senza dubbio rappresentato dall’emissione nell’aria di fumi derivanti dai processi di combustione dei bruciatori, dalla lavorazione degli inerti, dal riscaldamento del bitume e dai mezzi per la movimentazione e il trasporto. Il bitume in sé non è considerato cancerogeno per l’uomo dall’Agenzia Internazionale per la Lotta del Cancro (IARC),

ma gli estratti del bitume, il bitume raffinato all’aria e le miscele sono possibili cancerogeni. Oltre ad essere impattante per l’ambiente essendo collocata nel Parco Fluviale e a ridosso delle abitazioni.

L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte, a seguito delle ripetute segnalazioni, ha effettuato diversi monitoraggi di cui non sono ancora noti i risultati e che sia gli Uffici Ambiente della Città sia il Comando di Polizia Locale, sono stati più volte sensibilizzati sul tema.

Si torna a parlare di Piazza Baldissera

Nei giorni scorsi è stato presentato un nuovo progetto per la modifica della viabilità del nodo di piazza Baldissera che prevede l’eliminazione della rotonda e la realizzazione di intersezioni semaforizzate.

Dalle prime informazioni circolanti sul web questo progetto ricorda quello presentato il 27 gennaio 2021 dall’allora assessora ai Trasporti Maria Lapietra nelle commissioni Mobilità, Servizi Pubblici locali e Ambiente.

Nello specifico i tecnici comunali e gli esperti del Politecnico di Torino avevano presentato le simulazioni per la nuova sistemazione viaria della zona, prevedevano la semaforizzazione con precedenza tranviaria e la rimodulazione della rotonda.

Un grande incrocio a più corsie con almeno sette semafori (con priorità al trasporto pubblico) e il transito in centro del tram della linea 10.

Tra gli interventi necessari vi era la modifica delle corsie, un nuovo collegamento in uscita da corso Mortara verso via Giachino, l’accesso e uscita di corso Mortara verso la piazza, la svolta da via Cecchi non più consentita per concentrare il flusso su corso Vigevano e lo spostamento delle fermate dei mezzi pubblici.

Il progetto non riscosse apprezzamenti dalle minoranze in quanto favorevoli alla realizzazione del sottopasso veicolare tra corso Vigevano e corso Mortara

𝗠𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝗱𝗼 𝗕𝗮𝗹𝗱𝗶𝘀𝘀𝗲𝗿𝗮?

Nel 2007, sindaco Chiamparino, si decise di far passare le canne ferroviarie sotto il fiume Dora, il manufatto interrato realizzato sotto piazza Baldissera assunse una struttura su più piani:

– al piano più basso due gallerie ferroviarie parallele ciascuna con doppio binario (in una galleria transita l’Alta Velocità, nell’altra i convogli SFM);

– al piano sopra, uno scatolone vuoto costituisce la “predisposizione” per la possibile futura realizzazione, sotto la rotonda, di un sottopasso stradale Mortara-Vigevano, in direzione est-ovest;

– di fianco a questo scatolone, tangente alla rotonda, è presente la galleria della Torino-Ceres.

A settembre 2012 , sindaco Fassino, si decide che il primo varco, a riaprire i collegamenti est-ovest, sia in corrispondenza di piazza Baldissera.

Nasce così la rotonda, inizialmente con poche immissioni stradali. Negli anni successivi viene montato il nuovo ponte sulla Dora, che consente di aprire il Viale della Spina verso piazza Statuto, mentre a nord viene demolito l’ex cavalcaferrovia di via Stradella. Per passaggi successivi si giunge così all’assetto attuale, che vede convergere sulla rotonda 6 direttrici di traffico: corso Principe Oddone, corso Mortara, via Stradella, corso Venezia, corso Vigevano e via Cecchi.

𝗢𝗴𝗴𝗶

Il 23 marzo ci sarà presentato in commissione il nuovo progetto targato Lo Russo che soppianta definitivamente la realizzazione del tunnel considerato troppo oneroso.

Nell’attesa di sapere con precisione dai tecnici e dalla Giunta la nuova predisposizione di piazza Baldissera con le relative soluzioni previste per l’attraversamento in sicurezza, in modo veloce e semplice da parte di tutti gli utenti della strada compresi ciclisti e pedoni, vi lascio il link in cui viene descritto lo studio che il Politecnico di Torino presentò nel 2021.

Sarà nostra cura chiedere le motivazioni per la quale il progetto presentato dalla Giunta Appendino venne aspramente criticato e in seguito “cestinato” per far spazio ad un progetto simile.

Cosa non li convinceva? Quali criticità avevano rilevato?

La tettoia di via Pepe

La Tettoia Pepe prossimamente subirà un piccolo restyling, saranno ripulite le canaline di scolo e ripristinato l’intonaco ma continuerà ad essere inaccessibile.

Il costo per la riqualificazione è stato quantificato in 980mila Euro, l’eventuale abbattimento prevede un esborso di oltre un milione di Euro, importi di cui ad oggi il comune non dispone.

Continuerà pertanto a restare inutilizzata, intonacata (!) ma off-limits per i cittadini che vorrebbero renderla un luogo vivo.

 

Ancora esche avvelenate

Continuano ad essere segnalati ritrovamenti di esche avvelenate quali polpette contenenti veleno e/o oggetti atti ad offendere in maniera grave in caso di ingerimento in parchi, aree pubbliche e aree di sgambamento.

La presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonati nell’ambiente rappresenta un serio rischio, oltre che per gli animali di affezione, anche per la popolazione umana, in particolare per i bambini, ed è anche causa di contaminazione ambientale e di danni al patrimonio faunistico, ivi comprese le specie in via d’estinzione.

Nel corso dell’ultimo triennio l’ASL ha dichiarato se si sono verificati nove casi di animali morti con sospetto avvelenamento.

27 gennaio – PER NON DIMENTICARE

27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione e la deportazione.

COVER del reportage disegnato da Lelio Bonaccorso, durante il suo viaggio in Polonia ed Auschwitz (2015)

Piano neve inesistente

Neve lasciata sulle strade senza alcun intervento e strade impraticabili, sia in centro ma soprattutto in periferia.

Luoghi sensibili abbandonati a se stessi, scuole, servizi sanitari, strade strategiche bloccate dal traffico, nonostante la nevicata sia stata preannunciata con largo anticipo, questa Amministrazione è stata “colta di sorpresa”.

Esiste un “Piano Neve” per permettere un intervento puntuale e coordinato o ci si affida all’improvvisazione?

Le criticità si risolvono con una efficiente organizzazione preventiva formata da addetti ai lavori in grado di intervenire con un valido Piano che comprenda l’intero territorio comunale.

Un successo le vie pedonali

Nella scorsa consiliatura l’amministrazione comunale a guida M5S aveva avviato una serie di pedonalizzazioni sperimentali.

Alcune di queste sono piaciute a residenti e commercianti ed hanno trasmesso un nuovo modo di vivere la città.

È necessaria una presa di posizione sul tema della mobilità, un segnale forte per puntare finalmente all’allargamento delle zone pedonali.

La strada è tracciata, è auspicabile che si proceda senza indugi!