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IL MONDO ALLA ROVESCIA: LA MOZIONE PD SUI MINIMARKET

Ieri ho votato a favore di una mozione, presentata dal PD, che chiede di estendere il divieto di vendita di alcolici dopo le ore 21 anche ai minimarket siti nei quartieri della Città dove la prsenza di attività causa problemi di ordine pubblico.

Ho votato quest’atto in maniera convinta, soprattutto perché prevede esattamente le stesse cose che chiesi anche io con un Ordine del Giorno, praticamente identico nella sostanza, che presentai in Sala Rossa nel 2018.

Mi ricordo però le reazioni che all’epoca suscitò il mio atto e le argomentazioni che i consiglieri del PD utilizzarono per provare a bocciarlo, durante la surreale seduta in cui venne presentato.

L’Assessore ai grandi eventi (degli altri) Mimmo Carretta, allora consigliere di minoranza, definì la mia “una misura razzista mascherata in maniera ipocrita”.

L’attuale Presidente del Consiglio Maria Grazia Grippo (che ieri ha votato a favore) parlava di “guerra senza quartiere contro i minimarket etnici: una misura populista, se non le piace la parola razzista”.

Addirittura il Sindaco Lo Russo parlava di “clima di razzismo nauseante”, con tanto di post indignato su Facebook. Ovviamente ieri tra i voti favorevoli c’era anche il suo.

Ovviamente io nel 2018 non condividevo quelle osservazioni e non le condivido nemmeno adesso. Ci sono intere aree della Città che vivono situazioni di disagio e che hanno bisogno di riaposte come questa.

Mi chiedo però come si possa, a distanza di così poco tempo, avere la faccia tosta di ripresentare quelle stesse identiche istanze.

Ipocrisia allo stato puro.

GLI SCONTRI DURANTE LA MANIFESTAZIONE DEGLI STUDENTI

Pubblico il testo del mio intervento in Consiglio Comunale relativo agli scontri avvenuti durante la manifestazione degli studenti di venerdì 18 febbraio.

“Le immagini di quanto accaduto venerdì non lasciano spazio a interpretazioni. Esprimo la mia piena solidarietà alle forze dell’ordine che hanno dovuto fronteggiare l’attacco all’Unione Industriale, durante il quale sono rimasti feriti con bastoni e aste 6 carabinieri e un poliziotto, con prognosi da 3 a 10 giorni.

Non è accettabile che le ragioni degli studenti passino puntualmente in secondo piano a causa di infiltrati che approfittano delle manifestazioni di piazza per scatenare la loro violenza.

Bisognerebbe invece cercare di comprendere le motivazioni delle proteste che ormai da diverse settimane mobilitano così tanti giovani.

I nostri studenti devono assolutamente essere formati affinché possano mettersi al passo con i loro colleghi europei, ma purtroppo in molti casi i percorsi di accompagnamento al mondo del lavoro e i processi di acquisizione delle competenze non sono stati all’altezza delle aspettative.

È necessario cogliere l’aspetto propositivo della protesta e aprire ad una stagione di riforme che possa dare ai nostri allievi la possibilità di ridurre il gap che spesso hanno nei confronti dei loro coetanei nel resto d’Europa.

E’ fondamentale che tutto ciò possa avvenire in sicurezza, e proprio per questo ritengo molto importante che il Consiglio Comunale di Torino abbia avviato un percorso sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.

La protesta degli studenti non può restare inascoltata e, soprattutto, non deve essere strumentalizzata da nessuno.

Sono contento che i primi a dissociarsi dalle violenze siano stati gli studenti stessi”