Ieri ho votato a favore di una mozione, presentata dal PD, che chiede di estendere il divieto di vendita di alcolici dopo le ore 21 anche ai minimarket siti nei quartieri della Città dove la prsenza di attività causa problemi di ordine pubblico.
Ho votato quest’atto in maniera convinta, soprattutto perché prevede esattamente le stesse cose che chiesi anche io con un Ordine del Giorno, praticamente identico nella sostanza, che presentai in Sala Rossa nel 2018.
Mi ricordo però le reazioni che all’epoca suscitò il mio atto e le argomentazioni che i consiglieri del PD utilizzarono per provare a bocciarlo, durante la surreale seduta in cui venne presentato.
L’Assessore ai grandi eventi (degli altri) Mimmo Carretta, allora consigliere di minoranza, definì la mia “una misura razzista mascherata in maniera ipocrita”.
L’attuale Presidente del Consiglio Maria Grazia Grippo (che ieri ha votato a favore) parlava di “guerra senza quartiere contro i minimarket etnici: una misura populista, se non le piace la parola razzista”.
Addirittura il Sindaco Lo Russo parlava di “clima di razzismo nauseante”, con tanto di post indignato su Facebook. Ovviamente ieri tra i voti favorevoli c’era anche il suo.
Ovviamente io nel 2018 non condividevo quelle osservazioni e non le condivido nemmeno adesso. Ci sono intere aree della Città che vivono situazioni di disagio e che hanno bisogno di riaposte come questa.
Mi chiedo però come si possa, a distanza di così poco tempo, avere la faccia tosta di ripresentare quelle stesse identiche istanze.
Ipocrisia allo stato puro.
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