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INADEGUATEZZA E IMPREPARAZIONE . ANCHE IL PRIMO MAGGIO

Siamo ormai da anni abituati alla retorica delle manifestazioni del Primo Maggio e a tutti quei discorsi relativi alla sicurezza sul lavoro e al numero delle morti bianche che ogni anno aiutano le personalità politiche ad esprimersi su temi che poi durante tutto il resto dell’anno vengono purtroppo messi da parte.

Questa volta però si è riusciti a dimostrare assoluta coerenza, dimenticando la sicurezza sul lavoro anche nel giorno della festa dei lavoratori.

Durante il corteo è stato infatti allestito in fretta e furia un mini cantiere, con tanto di gru, per rimuovere alcune pesanti fioriere che qualcuno si era dimenticato di far togliere dai lati della strada. Il tutto, ovviamente, senza delimitazioni e senza dispositivi di sicurezza,

Chi si è dimenticato di togliere le barriere antiterrorismo? Cara direttrice generale Cimadom, perché nessuno in Comune ha verificato?

È stata fatta una riunione con tutti gli uffici coinvolti suolo pubblico, verde, vigili?

La direttrice del Gabinetto del Sindaco ha interloquito con Questura e Prefettura?

E il piano per la sicurezza?

Tutte le prescrizioni per la sicurezza sul lavoro sono state rispettate, considerato che si manovrano carichi da oltre 5 quintali con una gru in area non fisicamente delimitata e senza dispositivi per la sicurezza?

Il tutto, il Primo Maggio.

Sono tutte domande che rivolgerò mercoledì al Sindaco in Consiglio Comunale , durante il quale ho chiesto comunicazioni urgenti.

Sperando che questa volta si assuma le sue responsabilità, senza mandare avanti la povera vice.

 

Dal Taxi alla presidenza di un’azienda da 200 milioni di € di fatturato.

Dal Taxi alla presidenza di un’azienda da 200 milioni di € di fatturato.

Ah, Torino, terra di grandi opportunità …per chi ha la tessera, quella giusta.

IL SINDACO HA TRASFORMATO IL COMUNE NELL’UFFICIO DI COLLOCAMENTO DEL PD

Lo dico con grande amarezza: le nuove nomine di Lo Russo e in particolare quelle alla presidenza di Amiat e Farmacie Comunali rispettivamente di Paola Bragantini e Gioacchino Cuntrò, rappresentano uno schiaffo alla meritocrazia.

Il sindaco, in soli 6 mesi, ha trasformato le partecipate della città nell’ufficio di collocamento del PD, passando dal “Sistema Torino” a “Sistemo a Torino”.

Se dopo la nomina di Cassiani al vertice di FCT, la Holding del Comune, ho avuto un brutto presentimento, adesso ne abbiamo la certezza: il Comune, ovvero ciò che dovrebbe essere “la casa di tutti”, è diventato un vero e proprio poltronificio per politici trombati. Vergogna.

EUROVISION: NESSUNA REMUNERAZIONE AI LAVORATORI “VOLONTARI”

Oggi il Partito Democratico di Torino, a 4 giorni dalla manifestazione del Primo Maggio, ha pensato bene di bocciare una nostra mozione (Sinistra Ecologista addirittura astenuta) nella quale chiedevamo:
1) di prevedere l’impiego di volontari solo per attività accessorie e non strutturali all’Eurovision Song Contest
2) di stilare un codice etico che ne tutelasse la loro sicurezza e formazione e distinguesse in maniera chiara quali attività potessero svolgere e quali no
3) prevedere una retribuzione per chiunque presti la propria attività lavorativa durante l’evento
Dispiace constatare che a parole e su un palco sono sempre pronti a difendere i diritti dei lavoratori, poi, alla prova dei fatti, se ne lavano le mani.

NON ROVINATE IL MONTE DEI CAPPUCCINI!

Per la serie “Torino torna indietro”, oggi, l’assessora Purchia, propone su La Stampa il ripristino del collegamento del 1885 tra il Monte dei Cappuccini e il Po.
Ma ovviamente il suo progetto sarebbe “green e sostenibile”.

Non so voi, ma a me il Monte dei Cappuccini sembra già abbastanza green così com’è, raggiungibile con una passeggiata di ben 8 minuti e avvolto da un bellissimo boschetto che non merita in alcun modo di essere sventrato per far posto a una funicolare o un ascensore.

Piuttosto, per favorire l’accesso a questo bellissimo luogo, si potenzi il trasporto pubblico, magari servendo la chiesa e il Museo della Montagna con una navetta elettrica.
Ma, vi prego, non rovinate il Monte dei Cappuccini.

*****

Dopo lo stop al progetto di riqualificazione del Parco Michelotti per “tutelare” delle gabbie distrutte, la rimozione delle fioriere in zona Vanchiglia e la rimozione dei pois di via Montebello, ora la Sovrintendenza alle belle Arti di Torino si accinge a legittimare un percorso che deturperà la collina, il vero polmone verde della città di Torino, con un’idea che oltre a non avere nulla di innovativo ed essere già risultata fallimentare altrove (Rivoli uno dei tanti casi) avrà sicuramente un impatto ambientale e paesaggistico negativo sull’area.

Mi stupisco di quanto anche forze politiche sedicenti “ecologiste” che oggi siedono comodamente in maggioranza, tacciano pur di non disturbare il manovratore.

Greta Thumberg ha proprio ragione: forse l’unica speranza per il futuro è che alcune generazioni smettano di poter decidere per le generazioni future.

EUROVISION: LO RUSSO PATETICO E IMPREPARATO AI GRANDI EVENTI INTERNAZIONALI

Dopo avere dormito per 6 mesi, oggi il Sindaco si sveglia e lamenta la carenza di sponsor per Eurovision provando, per l’ennesima volta, a dare la colpa a Chiara Appendino relativamente alle clausole del contratto firmato dalla Città con Rai ed EBU.

Le clausole contrattuali (peraltro imposte da EBU) sono di fatto quelle di ogni grande evento, come ad esempio la non sovrapposizione di categoria merceologica, cosa assolutamente normale.
Mai visto, per esempio, Coca Cola e Pepsi sponsorizzare lo stesso evento, nemmeno Intesa ed Unicredit.

Prendiamo inoltre atto della campagna di promozione nazionale della Città, ma perché manca completamente la promozione internazionale?
Eurovision, così, rischia di diventare un’occasione sprecata da Lo Russo e dal suo desaparecido assessore ai grandi eventi (degli altri), Mimmo Carretta.

IREN, la città perde peso

Lo Russo cala le braghe e così la Presidenza di Iren arriva dal calderone romano delle nomine del partito del sindaco, in evidente imbarazzo dopo le gaffes del notaio Ganelli.

Adesso non resta che sperare che Torino non perda peso negli investimenti che la multiutility programmerà per i prossimi anni.

IREN A SUA INSAPUTA

In data 04/03/2022 il quotidiano La Verità pubblicava un articolo a firma Francesco Bonazzi e titolato “FIGURACCIA DEL SINDACO PD DI TORINO – VUOLE FARE IL PIENO DI POLTRONE ALL’IREN”. Secondo quanto si leggeva nell’articolo, il notaio Andrea Ganelli avrebbe inviato una e-mail ad Assogestioni e alle fondazioni piemontesi, di cui sarebbe stata data lettura nel corso di una riunione di Assogestioni, con cui sarebbe stata proposta una concertazione sulle nomine Iren.

In data 18 marzo 2022 il quotidiano online Lo Spiffero in un articolo titolato “Iren, grandi manovre sui vertici. Galateri bussa alla porta di Bucci”, riferendosi alla vicenda Iren scriveva: “Nessun cenno in merito allo scivolone diplomatico del notaio Andrea Ganelli con il suo tentativo
di coinvolgere Assogestioni in un accordo fuori-pacco, anzi fuori-patto, sulla nomina dei consiglieri di amministrazione”.

Il 20 marzo 2022 il quotidiano La Stampa scriveva che “anche le tre fondazioni bancarie piemontesi speravano di poter candidare un loro nome attraverso Assogestioni e per questo hanno incaricato il notaio Andrea Ganelli di scrivere una mail in cui si chiedeva un incontro per  comprendere i criteri di scelta delle nomine. Ma Assogestioni ha risposto picche, e quindi hanno dovuto desistere”.

Abbiamo chiesto quindi al Sindaco Lo Russo:
1) se corrisponde al vero quanto riportato dal quotidiano La Verità e pertanto se al Notaio Andrea Ganelli sia stata conferita ufficialmente una procura ad operare per conto dell’Amministrazione in merito alle nomine IREN e se è davvero intenzione di questa Amministrazione “cercare di orientare” le nomine IREN;
2) se fosse stato informato dalle Fondazioni, o dal notaio Ganelli, relativamente alla loro iniziativa;
3) se sia a conoscenza dell’esito della richiesta di incontro da parte del notaio Andrea Ganelli ad Assogestioni;
4) viste le interlocuzioni poste in essere dal notaio Ganelli, documentate dalle lettere e dalle email inviate ad Assogestioni, se abbia intenzione di agire nei confronti del notaio Ganelli in Consob o in Assogestioni per tutelare l’imparzialità del Consiglio di Amministrazione di Iren e  l’indipendenza delle liste presentate da Assogestioni e dal patto di sindacato, per garantire il rispetto della normativa vigente in termini di trasparenza e correttezza dei comportamenti degli operatori del sistema finanziario e per garantire il rispetto delle procedure relative alle  nomine del Consiglio di Amministrazione.

Questa è stata la risposta ufficiale di Lo Russo: “Gentilissimo Consigliere, in merito all’interpellanza di cui in oggetto ribadisco quanto già comunicato in sede di Conferenza dei Capigruppo avvenuta in data 11 marzo 2022: la Città è estranea ai fatti”.

LE COLPE DEGLI ALTRI

Oggi il sindaco Lo Russo ha attribuito alla pandemia e al contratto con Rai le colpe dei ritardi della sua amministrazione relativamente a Eurovision.

Lo scorso Novembre, Lo Russo per le Atp Finals disse che sarebbe stato necessario lavorare sull’attrattività della città a livello internazionale e a livello territoriale e sul coinvolgimento dei cittadini.

Ma cosa è stato fatto in tal senso per Eurovision, considerato che è sindaco da 6 mesi?

Della promozione internazionale di Torino non c’è traccia e poter scaricare gratuitamente la Lonely Planet non mi sembra sufficiente. Idem per quanto riguarda il coinvolgimento dei cittadini. Sembra che abbia pensato solo a reperire volontari senza pagarli.

Per Atp Finals la città venne tappezzata da manifesti, sono stati organizzati eventi coi bambini delle scuole, la città è stata promossa tramite agenzie e tour operators, è stato fatto un evento di beneficienza, Tennis&Friends.

Per Eurovision cosa è stato organizzato con le scuole? Cosa è stato organizzato nei quartieri periferici? Nulla.

Per quanto riguarda gli sponsor, il Comune collaborò con Fit e Atp, individuandone anche di locali (Intesa, Lavazza, Valmora e Xerjoff, oltre ai vini locali). Per Eurovision? Nulla.

Lo Russo sta gettando al vento una enorme opportunità per la città. Al posto di andare a farsi fotografare in piazza, provi a recuperare un po’ di tempo perduto. Nella speranza che non sia troppo tardi.

INCAPACI

Mentre il sindaco va a farsi fotografare in piazza per recuperare un po’ di consenso perduto in questi disastrosi primi 6 mesi di mandato, la sua giunta, fra cui Carretta (l’assessore ai grandi eventi – degli altri –) rimedia una pessima figura, facendo saltare, in un colpo solo, ben 182 concerti organizzati dai commercianti.

Chapeau.