Un grido d’allarme sull’industria automobilistica italiana.

Oggi Il Sole 24 Ore lancia un grido d’allarme sull’industria automobilistica italiana.

È evidente, ormai, che Stellantis non solo non sta più investendo nella produzione di auto in Italia, ma lo sta facendo praticamente ovunque TRANNE che in Italia. Il danno oltre la beffa, se si pensa che pochi giorni fa è stato addirittura chiesto alle aziende dell’indotto torinese di investire in Algeria, dove Stellantis produrrà la 500 a motore termico. Pochi giorni prima la notizia dell’importazione della manodopera dalla Slovacchia anziché nuove assunzioni a Torino. E poi le assunzioni in Francia, Polonia, Turchia.

Nell’articolo è scritto nero su bianco che negli stabilimenti italiani ora è quasi “deserto”.

Una situazione drammatica, già rilevata da Fiom, dal Movimento 5 Stelle e da pochi altri. Chi dovrebbe alzare la voce, il governatore Cirio e il sindaco Lo Russo, invece, tacciono pavidamente. Anzi, gioiscono del fatto che Mirafiori diventerà “hub dell’economia circolare”. Quello che ho ribattezzato, più semplicemente, come un gigantesco sfasciacarrozze.

Tace anche il Governo Meloni.

Per quanto mi riguarda, chiederò al sindaco tramite interpellanza cosa intende fare per la sua Città, Torino. Ma auspico che insieme alla mia voce, si alzino anche quelle di tutta l’opposizione e, sarebbe il caso, anche di tutta la maggioranza che sostiene il sindaco.

E oggi pomeriggio, alle 14.30, parteciperò alla manifestazione della Fiom davanti a Palazzo Civico, manifestazione che domani si trasferirà a Parigi.

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