LA PACE SI OTTIENE CON LA DIPLOMAZIA, NON CON LE ARMI

“L’eroica resistenza del popolo ucraino, del suo presidente Zelensky, ci mettono davanti una nuova realtà e ci obbligano a compiere scelte fino a pochi mesi fa impensabili”. Confesso che queste parole, pronunciate dal Presidente del Consiglio Mario Draghi in Senato, mettono i brividi.

All’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001, il Corriere della Sera pubblicava alcune lettere del giornalista e scrittore Tiziano Terzani, poi raccolte nel libro “Lettere contro la guerra”.

Le parole contenute in quelle lettere sono quanto mai attuali.

“Le guerre sono tutte terribili. Il moderno affinarsi delle tecniche di distruzione e di morte le rendono sempre più tali. Pensiamoci bene: se noi siamo disposti a combattere la guerra attuale con ogni arma a nostra disposizione, allora dobbiamo aspettarci che anche i nostri nemici, chiunque essi siano, saranno ancor più determinati di prima a fare lo stesso, ad agire senza regole, senza il rispetto di nessun principio”.

“Rinunciare alla pretesa, sbagliata e ingenua, di esportare la democrazia non significa dunque rimanere impotenti di fronte alla violazione dei diritti e delle libertà democratiche. Ma non servono le armi: servono la diplomazia, la cooperazione, gli interventi civili, l’impegno dei diretti interessati a lottare per se stessi”.

La pace si ottiene con la diplomazia, non con le armi.

La guerra non è mai la scelta giusta.

È per questo che l’Italia RIPUDIA la guerra.

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