LA GIUNTA DEI NO

Nonostante lunedì scorso la Giunta ci avesse comunicato di non voler accogliere nemmeno una delle nostre proposte di integrazione alle linee programmatiche di mandato, avevamo ugualmente pensato di discuterle in Consiglio Comunale, convinti che dopo il dibattito qualcuna di queste potesse essere accolta.

Con un gesto davvero poco democratico, però, la capogruppo del PD ha presentato una mozione per accorpare tutti i nostri emendamenti, non lasciandoci neanche la possibilità di discuterli.

La motivazione che ha dato è imbarazzante: le nostre proposte, secondo la maggioranza, sarebbero “ostruzionistiche”, ovvero finalizzate a bloccare il lavori del Consiglio Comunale, e non meritano dunque di essere nemmeno presentate.

Ho deciso dunque di pubblicare tutti gli emendamenti che ho firmato.

Il PD e le altre forze di maggioranza domani diranno NO:

➡️ alla garanzia di mantenere la tassa giornaliera per i mercati per tutto il mandato

➡️ alla richiesta di prevenire le occupazioni abusive delle case Atc (ad esempio in via Bologna)

➡️ ad attuare misure per il contrasto all’abusivismo

➡️ alla riqualificazione del mercato delle Verbene

➡️ alla rateazione dei debiti per chi è in difficoltà

➡️ al ritorno del mercato su Piazza Bengasi

➡️ alla riapertura delle anagrafi decentrate

➡️ al rilascio della carta di identità entro sei mesi (queste ultime tra l’altro, sono proprio le promesse che il Sindaco Lo Russo ha fatto in campagna elettorale)

➡️ all’inserimento dei percettori di reddito di cittadinanza in progetti di pubblica utilità

➡️ all’impegno a mantenere pubblica gtt

➡️ all’utilizzo delle entrate della tassa di soggiorno per capitoli di bilancio legati a cultura e turismo

➡️ a mantenere gli sgravi nelle aree di cantiere

➡️ al sostegno ai senior civici

➡️ alle assunzioni del personale

➡️ ai cantieri di lavoro per i cittadini disoccupati di lungo periodo

➡️ ai finanziamenti agevolati per le imprese

Probabilmente, all’interno della maggioranza esistono delle differenze di visione politica così grandi che diventa più conveniente evitare la prova del voto, piuttosto che rischiare di evidenziare spaccature.

Purtroppo, però, a rimetterci sono sempre i cittadini

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