EUROVISION 2023?
In un’intervista a La Stampa il direttore del centro produzione Rai si domanda se Torino sarebbe disposta a ospitare una seconda edizione di Eurovision.
Io dico sì, senza alcuna esitazione.
So benissimo, avendo seguito con l’amministrazione Appendino l’iter dalla candidatura fino all’aggiudicazione, quanto sia stato complicato vincere quel bando. E so che sforzo organizzativo ci sia dietro quello che vivremo e vedremo nei prossimi giorni.
Ma so anche che aria si respira a Torino in questi giorni. La città è in fermento ed è già piena di turisti, giornalisti e delegazioni. Forse non tutti se ne rendono conto ma abbiamo già i riflettori del mondo puntati su di noi.
E poi, la città, forte del lavoro fatto quest’anno, potrebbe imparare dai propri errori (per esempio la gestione dei Volontari) e organizzare un’edizione ancora migliore di questa, cosa che nessun’altra potrebbe fare.
Stesso discorso se il prossimo anno dovessero esserci problemi organizzativi legati alla guerra in Ucraina.
Insomma, Torino, c’è. E deve esserci ancora.
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