IL CIRUSSO

Trovare le differenze fra Lo Russo e Cirio è diventata un’impresa praticamente impossibile.

I due esponenti politici, ormai, sono andati ben oltre la cosiddetta “concordia istituzionale”.

Che, sia chiaro, ben venga. Prima di tutto il bene delle istituzioni che si rappresentano. Tuttavia, nel loro caso – uno esponente del centrosinistra e l’altro del centrodestra – mi sembra che si sia andati un po’ oltre. Si può tranquillamente parlare di perfetta sovrapponibilità politica e, forse, anche di intercambiabilità.

Non è un caso che ostentino continuamente la “doppia presenza” praticamente a ogni evento, locale o internazionale. Le stesse foto, gli stessi comunicati stampa. Non è un caso che non vi sia mai stato un minimo disallineamento, in questo anno e mezzo di governo “parallelo”. Il nuovo ospedale alla Pellerina, i diritti, Il Parco della Salute, il Capodanno Mediaset, il problema delle fiere al Lingotto, il Salone del Libro, fino al blocco dei diesel.

La sintonia è totale.

Vetta inarrivabile, il video dedicato a Cirio proiettato da Lo Russo durante il suo famigerato evento alle Ogr. Mancavano solo i cuoricini.

Credo che se Lo Russo potesse, vorrebbe Cirio alla guida della Regione per altri 5 anni, senza nemmeno passare per le elezioni.

Mi chiedo, in tutta sincerità, che senso abbia per il Partito Democratico anche solo iniziare la campagna elettorale in queste condizioni. Ma non spariamo sulla Croce Rossa…

Dall’altra parte, potrebbe anche essere una strategia di Cirio per rivolgersi agli elettori del PD Torinesi: “Guardate io E Lo Russo siamo uguali, votatemi”.

Noi siamo qualcosa di profondamente diverso da questa “marmellata politica”. E direi che lo stiamo ampiamente dimostrando.

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