Il Salone del Libro e l’incapacità politica di Cirio e Lo Russo

Tanto è stato detto in questi giorni sullo stallo relativo alla nomina del nuovo direttore del Salone del Libro, figlio dell’incapacità della politica, rappresentata in questo caso dal Sindaco Stefano Lo Russo e dal Presidente della Regione Alberto Cirio, di trovare una soluzione condivisa in una questione di fondamentale importanza per la nostra Città e per la nostra Regione.

L’ultima soluzione prospettata, quella di una co-direzione, palesava in maniera evidente questa incapacità, proponendo una governance sin da subito indebolita da logiche di partito, che di certo non poteva rappresentare una scelta strategica per uno degli eventi simbolo della nostra Città.

Le dichiarazioni di Paolo Giordano, che si è appena tirato indietro dalla corsa per la direzione del Salone, delineano una situazione di una gravità inaudita.

Alla base del sui ritiro infatti ci sarebbe stata l’imposizione di presenze dell’area di destra nel comitato editoriale del Salone e in generale la mancanza di una piena libertà ed indipendenza nella gestione.

Sono dichiarazioni molto preoccupanti, sintomo della precisa volontà politica di mettere le mani sull’autonomia della cultura, tra l’altro senza neanche garantirne il pluralismo.

Lunedì chiederò comunicazioni urgenti in Sala Rossa. La Città di Torino ha una responsabilità enorme in tutto ciò.

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